
Liste di attesa lunghissime, anche 4 mesi, per mammografia ed ecografia alla mammella a Cagliari. Tutto mentre il carcinoma mammario, che colpisce un numero molto alto di donne in Sardegna, non aspetta e se non viene individuato subito può creare situazioni pericolose per la salute. E dopo i due anni di Covid cresce la paura.
“Le donne sono costrette a cercare altre strutture, perché so che le liste di attesa si stanno allungando”, dichiara Maria Grazia Caligaris, Socialismo e Riforme, “c’è stato il Covid che ha determinato un aggravarsi dei pazienti oncologici, perché si è passati da dati contenitivi a quelli attuali che dimostrano un incremento della malattia. Purtroppo ne vedremo le conseguenze più avanti perché sono mancati gli screening. C’è un intreccio di condizioni. Hanno continuato a fare gli interventi chirurgici urgenti, ma è mancato tutto quel percorso di prevenzione che ha determinato situazioni che rischiano di provocare quella che è stata definita una pandemia oncologica. Per il prossimo anno”, aggiunge, “corriamo il rischio di determinare un incremento della malattia oncologica, in particolare delle donne, soprattutto per il tumore al seno che ha numeri elevati in Sardegna. Anche perché si sta abbassando l’età in cui si manifesta. E se riesci a individuarlo attraverso le visite quando sta insorgendo risolvi, ma altrimenti dopo mesi la situazione diventa più pericolosa”.