La decisione era praticamente già presa e si attendeva solo l’ufficialità. Il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha firmato l’ordine esecutivo sui dazi: 20% contro l’Europa, per la Cina il 34 per cento. Per quanto riguarda le auto, previsto il 25% già da domani, 3 aprile.
“Questo è il giorno in cui l’industria americana rinasce, in cui si comincia a rendere di nuovo ricca l’America dopo che per decenni Paesi sia amici che nemici hanno derubato gli Stati Uniti, rubando posti di lavoro e fabbriche”. Così il presidente americano Donald Trump, con una dichiarazione resa nel Giardino delle rose alla Casa Bianca.
“Occorre evitare una guerra commerciale fatta di dazi Usa che danneggerebbe i cittadini statunitensi ed europei. Siamo già al lavoro con la Ue e i partner europei per una prima valutazione e una risposta comune: domani a Bruxelles vedrò il commissario Sefcovic”, le parole del Ministro degli Esteri Tajani su X. “È necessaria una risposta basata su un approccio pragmatico, basato sul dialogo. Serve un negoziato costruttivo, con la schiena dritta, che tenga conto delle preoccupazioni americane ma tuteli i sacrosanti interessi europei. Il Governo non lascerà indifeso il sistema produttivo italiano”
“Per i nostri amici americani, oggi non è il giorno della liberazione, è il giorno del risentimento. I dazi di Donald Trump non difendono il commercio equo, lo attaccano per paura e danneggiano entrambe le sponde dell’Atlantico”, scrive il presidente del Partito Popolare Europeo Manfred Webe. L’Europa è unita, pronta a difendere i propri interessi e aperta a colloqui equi e fermi”.











