“No, non potrò perdonare chi mi ha distrutto la vita”. Ha la voce ferma e diretta quando proferisce queste poche ma chiare parole, Alessandro Carta, tipografo, marito di Maria Consolata Bartocci, la 51enne travolta e uccisa dall’auto guidata da un ottantasettenne lunedì scorso in via della Pineta a Cagliari. Il cuore della donna ha cessato di battere, all’ospedale Brotzu, qualche ora fa. Troppo gravi le ferite riportate, i medici hanno fatto di tutto per salvarle la vita. Sposata da vent’anni, residente a Capoterra dal 2001, la donna era appena arrivata a Cagliari per motivi di lavoro: “Faceva la colf presso una famiglia. Il destino ha voluto che io sapessi tutto, eravamo al telefono insieme quando è stata investita. Mi ha telefonato per avvisarmi che era arrivata, dicendomi ‘ciao, sono arrivata’, poi ho sentito un colpo sordo, un tonfo e il telefono che strisciava per terra. Ho iniziato a urlare il suo nome, qualcuno diceva ‘signora, si svegli'”, racconta Carta. Che ha subito intuito che fosse successo qualcosa di grave: “Sono arrivato a Cagliari dopo mezz’ora, c’era traffico, ho subito chiamato il 118 e sono riuscito a scoprire tutto”.
Un dramma, quello avvenuto quattro giorni fa. L’ottantasettenne alla guida, dopo l’urto, non si era fermato ed era stato rintracciato dalla polizia Municipale grazie a delle testimonianze e alle immagini di alcune telecamere. Per lui è scattata la denuncia, adesso dovrà rispondere di omicidio stradale: “Non potrò mai perdonarlo. Se n’è andato senza prestare soccorso a mia moglie”, dice Carta. E arriva anche il cordoglio dell’amministrazione comunale capoterrese, attraverso il sindaco Francesco Dessì: “Esprimo le mie più sentite condoglianze e assicuro la mia vicinanza da parte mia e di tutta l’amministrazione alla famiglia per questo lutto”.










