È l’ex direttrice generale del Cacip, Anna Maria Congiu, 55 anni, la vittima della tragica immersione nelle acque di Quartu Sant’Elena. Fatale, per lei, una embolia: riportata a riva, è morta tra le braccia dei soccorritori. Era appassionata di immersioni, la Congiu. Un nome conosciutissimo in tutta la Sardegna per il ruolo che ha ricoperto allo stesso Cacip e per essere tornata, da un po’ di tempo, a lavorare per la Provincia del Sud Sardegna, col ruolo di dirigente. La donna si trovava a bordo del diving cagliaritano della Sea World. Aveva appena fatto un’immersione con le sue tanto amate bombole quando ha accusato un forte malessere. A bordo del gommone tutti hanno compreso la gravità della situazione e hanno chiamato i soccorsi. Sul posto è intervenuta la Guardia Costiera e, a distanza di pochi minuti, un elicottero del 118. La Congiu è stata trasportata nel porticciolo di Capitana esanime e tutti i tentativi di rianimarla si sono rivelati, purtroppo, inutili.
Le indagini da parte della Guardia Costiera sono state, sin dal primo istante, intense. Del caso, per stabilire eventuali responsabilità, se ne occuperà la magistratura. Anna Maria Congiu era arrivata ai vertici del Cacip nel 2015, subentrando a Oscar Serci e lavorando nel consorzio industriale per sette anni, sino al 2022, arrivando alla scadenza naturale del mandato. Successivamente, era tornata a svolgere il suo precedente lavoro, dirigente nella Provincia del Sud Sardegna. Lascia la madre e un figlio di ventiquattro anni. Sul caso della morte della Congiu, il pm Ginevra Grilletti ha deciso di vederci chiaro e ha disposto l’autopsia, che sarà eseguita entro sabato al Policlinico di Monserrato.










