«La questione orari, anche se per certi versi demenziale, non può certo essere una giustificazione per far saltare i trapianti o mettere a rischio la vita dei sardi». Lo dice il coordinatore del Centro studi dei Riformatori sardi, Franco Meloni.
Per la seconda volta in una settimana si è rischiato di perdere altri organi e altri trapianti ma per fortuna questa volta il buon senso ha prevalso e, norme o non norme, i trapianti sono stati effettuati.
«Vite umane il cui destino è stato drammaticamente cambiato in meglio grazie al lavoro fantastico di equipes fantastiche di un ospedale fantastico – dice ancora Meloni – Il Brotzu ha alle spalle una bella storia in tanti settori ma in particolare in quello dei trapianti che, lo ricordo a chi se ne fosse dimenticato, sono stati fatti rischiando la galera e non una semplice multa. Sono stati fatti anche con il sacrificio letterale della vita dei suoi medici e dei suoi tecnici. E allora adesso non si può dire ai sardi che non si fanno i trapianti per miserabili questioni burocratiche, quando la generosità della famiglia mette a disposizione organi da trapiantare i trapianti vanno fatti sempre e comunque, la vita e la salute dei pazienti vengono prima degli orari di servizio.
La Giunta e l’Azienda si diano da fare, facciano quello che vogliono ma risolvano il problema presto, bene e una volta per tutte. E se devono correre il rischio di pagare una multa lo corrano, altri hanno rischiato ben di peggio per consentire ai sardi di essere trapiantati a casa loro. Quindi niente scuse, i trapianti si fanno anche se si rischia, altrimenti se non hanno coraggio vadano a casa».
E Gianfranco Angioni della Cisl Fp aggiunge: “Quanto è successo non deve accadere piu’, sui trapianti l’amministrazione non ha mai tenuto di aprire nessuna discussione con le OO.SS per discuterne l’organizzazione e attuare un piano aziendale sulla Pronta Disponibilità. L’organizzazione ha funzionato sempre grazie alla grande professionalità e abnegazione degli operatori coinvolti in questo progetto. le delibere riportano che nelle more di un finanziamento regionale purtroppo i costi del progetto trapianti gravano sul bilancio aziendale. La Regione dovrebbe dare risorse aggiuntive specifiche solo per questa specialistica e delinearne le linee guida dei costi. Se non si assume altro personale infermieristico e di supporto purtroppo questo accadrà nuovamente, come organizzazione sindacale siamo pronti a dare immediata informativa al Garante Nazionale della salute”.











