La tassa di soggiorno potrebbe presto essere realtà anche a Quartu Sant’Elena. L’obolo giornaliero è realtà già a Cagliari, e anche nella terza città della Sardegna si inizia a pensare all’introduzione del balzello che sarebbe pagato interamente dai vacanzieri che alloggiano nelle strutture ricettive. La proposta del capogruppo di Fratelli d’Italia, Michele Pisano, ha trovato d’accordo il sindaco Graziano Milia. Pisano ha parlato di “un investimento, quasi tutti i turisti non guardano quanto pagano di imposta di soggiorno. Penso sia un’iniziativa condivisibile, antipatica ma che va a colpire i non residenti”, osserva, “così potremmo finanziare interventi per la viabilità, fare investimenti culturali e curare la cartellonistica. Una cifra simbolica di due euro, sarebbe anche un monitoraggio delle strutture alberghiere che dovrebbero dichiarare quanto incassano e quanti clienti hanno avuto”. Una proposta, quella di Pisano, fatta al momento delle dichiarazioni di voto sulla mozione, primo firmatario Francesco Piludu, votata all’unanimità, con la quale si impegnano sindaco e Giunta “a realizzare il Piano strategico comunale del turismo, individuando azioni e mezzi, attraverso l’ascolto degli operatori e degli stakeholders con un approccio partecipato, valorizzare il territorio comunale, come volano di sviluppo, con la promozione di Quartu Sant’Elena, tenendo conto della cultura, delle tradizionali popolari, della Lingua e della poesia sarda, del costume tradizionale oltre che delle ricchezze paesaggistiche e ambientali, anche con strumenti informatici e di comunicazione innovativi”, creare “iniziative turistiche sostenute, patrocinate, promosse o presentate dallAmministrazione tendenti a valorizzare il territorio, comunale e limitrofo, in modo efficace in collaborazione con gli altri enti locali del territorio del Sud-Est della Sardegna e il coinvolgimento di associazioni e operatori quartesi nell’organizzazione delle attività culturali e turistiche per migliorare l’offerta di servizi turistici e la ricaduta in termini economico-occupazionali”.
Il sindaco Graziano Milia, sulla tassa di soggiorno, si è detto favorevole: “Sono d’accordo, in base ad un piano strategico del turismo potremmo discutere con maggiore serenità l’introduzione della tassa di soggiorno, con l’impegno che le risorse siano vincolate all’attuazione del piano strategico”. Insomma, massima disponibilità all’introduzione del balzello a carico di ogni vacanziero: “Ne parleremo una volta che avremo il piano strategico e dopo che ne avremo discusso con i portatori di interesse”, cioè associazioni e i titolari di hotel e strutture ricettive.









