Avrebbe favorito due aziende di protesi acustiche dispensate dal Servizio Sanitario Nazionale. E’ finito in manette stamattina, insieme a tre fornitori di protesi sulla quale complicità avrebbe potuto contare, un otorinolaringoiatra, Giovanni Giulio Sulis, che oltre ai due ambulatori privati di Cagliari e San Sperate lavorava per le Asl di Carbonia, Mogoro e Guspini. I fornitori arrestati sono Riccardo Vizzino, 36 anni della Nuova Ekon Acustica di Cagliari, e i fratelli Luca, 44 anni, e Maurizio Carboni di 54 anni del Centro controllo sordità di Cagliari. A far scattare le indagini è stata la segnalazione di un privato cittadino. Sono tutti agli arresti domiciliari.
Il medico per il quale sono scattate le manette dei carabinieri, secondo l’accusa, in cambio di provvigioni, tangenti e benefit avrebbe favorito le due ditte. Complessivamente, nell’indagine denominata “Udito”, sono indagate trenta persone persone.
Nel corso dell’operazione eseguita dai carabinieri del Nas e dai colleghi territoriali di Quartu e Cagliari, sono stati effettuati anche diversi sequestri preventivi anche dei conti correnti degli arrestati. I quattro arrestati sono accusati di associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata ai danni del Ssn, corruzione e falso ideologico.
In base a quanto accertato dai militari dell’Arma il medico, approfittando delle sue funzioni pubbliche, si impegnava personalmente affinché i pazienti visitati nella struttura pubblica si rivolgessero direttamente alle ditte “amiche”, producendo false prescrizioni e, in diversi casi, alterando referti audiometrici al fine di far rientrare i parametri di sordità in quelli richiesti per la corresponsione del contributo ASL, determinante per convincere i pazienti all’acquisto delle protesi.
Le ditte ricambiavano la disponibilità del medico con alcune provvigioni proporzionate al valore e alla quantità delle protesi vendute e il pagamento di tangenti sotto forma di benefit (denaro, pagamento spese del meccanico, motore nautico, pagamento spese di viaggio, soggiorno ed iscrizione a corsi di aggiornamento).
Ma sarebbe emerso molto di più. Un rapporto con un informatore scientifico di una nota casa farmaceutica, ad esempio, che pagava costosi corsi di aggiornamento con relative spese di viaggio e soggiorno, in cambio di iperprescrizioni di farmaci anche di classe “A”, dispensate a carico del SSN e si assentava dalla struttura pubblica presso cui prestava servizio attestando false malattie per prolungare le ferie, partecipare a congressi o semplicemente per impegni privati.