Gli arrivi sono tanti, decine di aerei atterrano ogni giorno nei tre aeroporti sardi e anche i porti sono presi d’assalto soprattutto dai turisti. In una Sardegna dove la zona bianca, se il Governo cambierà i parametri, dovrebbe essere confermata per le prossime settimane, stanno comunque per tornare i controlli agli arrivi. I tamponi per chi proviene dai Paesi esteri a rischio, ecco l’arma della Regione dopo che, nonostante l’avvio del green pass a livello europeo, le verifiche alle partenze non sono mai state fatte. Il piano di Christian Solinas è già noto, e l’assessore regionale al Turismo Gianni Chessa avvisa: “Ciò che dice il presidente è legge. Lo dissi anche in altre occasioni, serve una norma nazionale unica per chi rientra in Italia, non possono essere le singole regioni a farsi una legge, per il turismo servono certezze”. E i cali nelle prenotazioni di hotel e case vacanze? “Poco percepibile”, sostiene Chessa, “la gente ha voglia di Sardegna, gli stranieri arriveranno un po’ più tardi. La pandemia c’è, bisogna essere ottimisti, riusciremo ad uscirne”.
“La virulenza del virus è bassa, non porta in ospedale. Bisogna fare una campagna di promozione per le vaccinazioni, è vero che i vaccini sono pochi e arrivano lentamente ma, entro settembre, saremo tutti vaccinati e avremo l’immunità di gregge”.











