“Sul piano vaccinazioni del personale scolastico tutto tace, la Regione naviga a vista, senza alcuna programmazione”: a sollevare il problema è la Flc Cgil, che chiede un incontro urgente all’assessorato all’Istruzione, e alla Giunta risposte certe su tempi e modalità del piano, “per evitare confusione e ulteriori preoccupazioni nella fase conclusiva di un anno scolastico fin troppo travagliato”.
“In altre regioni la somministrazione è già iniziata – ha detto il segretario regionale Flc Cgil Emanuele Usai – qui invece non c’è certezza nemmeno sui dati dei contagi in ambiente scolastico, che dovrebbero essere il punto di partenza per definire le priorità e programmare il piano. “Nel frattempo, a Sassari l’Ateneo ha già annunciato un suo piano, ottenendo evidentemente la disponibilità delle dosi”, ha aggiunto il segretario sottolineando che “occorrerebbe procedere con un’azione integrata e coordinata partendo dall’analisi delle priorità, perché non può esistere una competizione tra università e scuola, anche per i numeri profondamente differenti tra i due settori”.
Dall’assessorato all’Istruzione e dall’Ufficio scolastico regionale il sindacato si aspetta “comportamenti coerenti con l’importante funzione pubblica che devono ricoprire”. La Flc rivendica un intervento immediato che, partendo da un preciso cronoprogramma, tuteli in tempi rapidi la salute e la sicurezza di quel personale che da settembre scorso ha garantito la scuola in presenza, compresa quella dell’infanzia dove le mascherine non sono obbligatorie.
Secondo la Flc è indispensabile non abbassare la guardia proprio ora che la Sardegna è passata in fascia bianca, un risultato al quale hanno concorso i comportamenti prudenti dei cittadini, l’operato dei tanti lavoratori della Sanità, così come l’atteggiamento responsabile di tutto il mondo della Scuola – con oltre 200 mila fra studenti e lavoratori che ogni giorno frequentano gli edifici scolastici di ogni ordine e grado – che ha mostrato una attenzione preziosa ed efficace nei comportamenti, nel monitoraggio e rilevamento di ogni presenza del virus al suo interno, anche con tempestive misure di isolamento e riduzione del rischio.
“Eppure – conclude Emanuele Usai – il personale della scuola, gli alunni e le loro famiglie vanno ancora incontro a un rischio contagio che potrebbe vanificare gli sforzi e i sacrifici fatti finora e determinare una ripresa dell’infezione, il malaugurato ritorno nelle fasce colorate, alla didattica a distanza massiva, a condizioni deteriori non solo per la didattica ma anche per gli aspetti psico-socio relazionali indispensabili nel rapporto didattico-educativo”. Da qui l’appello all’assessore all’Istruzione e alla Giunta affinché non si perda altro tempo e si definisca il piano vaccinazioni per tutto il personale.













