Il 10 Settembre scorso, un gruppo di cittadini presentava al protocollo del Comune di Capoterra un corposo incartamento, supportato da centinaia di firme, che aveva come oggetto la richiesta di delibera per l’applicazione dei diritti speciali. Nello stesso documento, il movimento spontaneo per la Zona Franca di Capoterra, chiedeva anche di prendere visione della richiesta di delibera di giunta allegata, e di rendere nota la comunicazione, presso la PEC della Regione Sardegna, dell’iscrizione del Comune alla neo nata Sardegna Free Zone. Precedentemente, durante i lavori consiliari, il consigliere all’opposizione Gigi Frau aveva sottoposto all’attenzione del Sindaco, Francesco Dessì, una richiesta orale di approvazione all’Istanza d’inserimento di tutto il territorio, o in subordine, dell’area PIP Sant’Angelo del comune di Capoterra.
Da qui, una piccola incomprensione, che ha spinto Frau a chiarire, in una lettera, come nell’incartamento presentato al Protocollo si faccia riferimento anche ad un’altra proposta. Infatti, nella documentazione rivolta al Sindaco di Capoterra, si faceva riferimento a una delibera di Giunta comunale per la cosiddetta “Zona Franca al consumo”, secondo la quale “i comuni possono incamerare i diritti speciali sui beni immessi senza pagare dazi doganali, iva ed accise, in quanto riservati ai residenti nel territorio extra doganale della Sardegna”. Gigi Frau, consigliere all’opposizione, si rivolge quindi a Dessì, in questo suo intervento in cui fa espressamente richiesta, dato l’evolversi positivo che la questione zona franca sta avendo in Sardegna, di predisporre una delibera di Giunta comunale avente come oggetto l’istituzione della stessa nel comune di Capoterra. Frau conclude con una nota, postata su facebook dal presidente della Regione Sardegna Ugo Cappellacci, in cui si ricorda ancora una volta l’importanza che l’estensione integrale della zona franca ricopre per la nostra regione.
Lorenzo Scano













