Sono indispensabili per vivere, le sacche per le migliaia di stomizzati della Sardegna. I ritardi nelle consegne, però, anche nell’ultimo periodo, hanno portato vari malati a lamentarsi, sia sui social sia, direttamente, con la nostra redazione Come nel caso di una mamma di Cagliari che è andata nella farmacia territoriale dell’Asl, alla Fiera, ed è tornata a mani vuote: “Deve ripassare, non sappiamo comunicarle nessuna data”. I presìdi medici, nel suo caso, servivano per il figlio, minorenne. “Ci dispiace tantissimo, purtroppo ci sono dei ritardi perchè viviamo in un’isola e le sacche arrivano con i corrieri”, ammette Lorena Porceddu, presidentessa dell’associazione A.I. Stom: “Senza la sacca uno stomizzato non può vivere, si tratta di un presidio fondamentale”. Nel suo ambulatorio gratuito in via Lanusei 23 a Cagliari, ogni settimana riceve in media dieci stomizzati, bisognosi di consigli o, anche, di sacche.
“Da noi ci sono, abbiamo le scorte e il servizio è gratuito. C’è chi ne usa più del dovuto”, e non è certo una colpa ma una necessità. “Noi ci siamo e, nel nostro piccolo, cerchiamo di collaborare costantemente con tutte le altre realtà sanitarie, Asl inclusa”.










