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Stipendi sempre in ritardo, contratti spesso violati e mai una responsabilità da parte delle stazioni appaltanti: è la ragione per cui i lavoratori degli appalti di pulizia dei mezzi e locali Arst e degli uffici Enel scioperano lunedì prossimo.
I trenta lavoratori degli appalti di pulizie dell’Arst protestano contro le società Servizi Ambientali e Servizi Multipli che, oltre a pagare gli stipendi costantemente in ritardo, non rispettano i parametri orari previsti dal contratto, non riconoscono la maggiorazione della sesta giornata e continuano a consegnare buste paga con errori sulla paga oraria.
Ragioni simili a quelle dei venticinque lavoratori degli appalti Enel: “Siamo fortemente preoccupati – denunciano Filcams, Fisascat e Uiltrasporti – perché la società Ellerre, subentrata nell’appalto, non ha ancora pagato gli stipendi di agosto, e così la società uscente, la Ecolux, che non ha liquidato quanto dovuto”.
La protesta si estende alle stazioni appaltanti Arst e Enel che, però, sembrano disinteressarsi di ogni problematica.
I sindacati chiedono un intervento ai responsabili dell’azienda di trasporti: “La stazione appaltante continua a declinare ogni responsabilità, anche su questioni legate alla sicurezza”, denunciano aggiungendo che “da anni l’appalto viene affidato ad aziende che non rispettano le norme contrattuali basilari”. Stessa richiesta all’Enel da parte delle categorie unitarie: “Le stazioni appaltanti devono vigilare su retribuzioni e contribuzioni dei lavoratori, anche degli appalti, così come previsto dal testo unico che regola questa materia”.
Da qui la decisione dei due scioperi, con l’auspicio di un immediato intervento di Arst e Enel per far rispettare le norme di legge e di contratto.