Stanze sfasciate e conti non pagati, i titolari dei b&b di Cagliari: “Una chat per difenderci dai clienti pericolosi”

Allarme tra i padroni di bed and breakfast e affittacamere, i clienti “pericolosi” segnalati in una chat WhatsApp. Il gestore, Marco Galletta: “I loro numeri finiscono in una ‘black list’ e, se richiamano, gli diciamo che non c’è posto: dobbiamo proteggere le nostre famiglie, stando attenti a chi facciamo entrare in casa”. Ecco le storie


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Un conto non pagato è il minimo. Quando va peggio, invece, ci sono danni, spesso ingenti, da dover pagare. E sono “dolori”, soprattutto in questi duri mesi con le prenotazioni azzoppate dall’emergenza Coronavirus. Sono, in sintesi, alcuni degli episodi dei quali sono rimasti vittime alcuni titolari di b&b e affittacamere di Cagliari e provincia. Che, già da tempo, hanno deciso di difendersi dai clienti “pericolosi” attraverso una chat WhatsApp. Una sorta di vera e propria “black list” dove, il malcapitato di turno, segnala il numero di telefono dell’ospite che ha soggiornato ed è fuggito senza scucire nemmeno un centesimo o che ha fumato e distrutto una lampada o una sedia nella camera. A snocciolare gli ultimi episodi è il fondatore e amministratore, ormai da tre anni, della chat, Marco Galletta, alla guida di un’affittacamere nella centralissima via Roma.

“L’otto settembre un collega che ha un b&b nella zona di Stampace ci ha segnalato di essersi già rivolto all’avvocato perchè un cliente che aveva soggiornato per un mese aveva sporcato completamente i muri e il soffitto, spruzzando un intruglio di acqua e cenere e, poi, se n’era andato senza pagare il conto. Un altro collega che affitta stanze in via Sonnino ci ha girato il contatto telefonico di un uomo che, dopo aver concordato la presenza in camera di due ospiti, non aveva voluto pagare il supplemento. In entrambi i casi”, spiega Galletta, “ma ce ne sono anche molti altri, ci siamo condivisi i numeri di telefono di questi incivili. Se dovessero contattare me o un altro collega, gli diremo che siamo al completo”. Un metodo semplice e che sembra essere efficace: “In un altro caso, l’ospite di un b&b di viale Diaz aveva bruciato della carta dentro il cestino della camera, abbiamo già segnato il suo numero con la dicitura ‘persona pericolosa’. Cosi proviamo a difenderci, dobbiamo tutelare anche le nostre famiglie. È una questione di sicurezza personale, ci stiamo pian piano rialzando dopo mesi di crisi e non possiamo permetterci di ospitare chiunque, anzi: dobbiamo stare molto attenti a chi facciamo entrare nelle nostre case”.


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