Capoterra – Una nuova opera di Manu Invisibile brilla sulla parete, questa volta, di una scuola, per rappresentare uno dei simboli più preziosi per tutta la comunità: “Speranza”, un omaggio dedicato alla figura di Maria Montessori che ha istituito il metodo disciplinare per i bambini basato sul principio fondamentale della “libertà dell’allievo”.
“Quando una persona lascia il proprio corpo durante la morte, lascia comunque un segno indelebile nel cuore e nella società in cui ha vissuto; altri non si limitano a fare soltanto questo, ma rivivono nelle scelte, nel libero arbitrio, nelle battaglie personali di ognuno di noi” spiega l’artista sardo.
“Queste persone fanno la Storia: un linguaggio tutto umano per rimanere in qualche modo immortali.
Questo è il memoriale realizzato a più mani con il contributo di diverse classi del plesso di Via Caprera, dove la memoria per Maria Montessori, non è soltanto un’icona, ma diventa significato, veicolato dal pensiero di una bambina assorta nella sua memoria esperienziale”.
Una dedica speciale per la scienziata che ha sviluppato il metodo Montessori che si basa sulla libertà. Il suo pensiero identifica il “bambino come essere completo, capace di sviluppare energie creative e possessore di disposizioni morali”. Solo la libertà favorisce la creatività del bambino già presente nella sua natura. Dalla libertà deve emergere la disciplina che deriva dal “lavoro libero”. L’interesse del piccolo emerge quando “sceglie” il lavoro assecondando il proprio istinto, capace di procurare uno stato di raccoglimento assoluto. Compito dell’insegnante sarà lavorare al mantenimento di questo stato tramite l’educazione al movimento e quello del gioco ha un ruolo centrale. Quando il bambino impara a muoversi seguendo uno scopo che sia connesso con l’attività psichica che saprà dirigere la propria volontà, allora sarà disciplinato.











