“Sotto il banco trovavo bigliettini con scritto ammazzati”: la storia di Edoardo di Capoterra

La storia di Edoardo, vittima di bullismo perché obeso e che ha trovato il coraggio di parlare ai suoi coetanei per combattere la piaga della violenza psicologica e fisica tra i giovani.


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“Sotto il banco trovavo bigliettini con su scritto ammazzati”: la storia di Edoardo, vittima di bullismo perché obeso e che ha trovato il coraggio di parlare ai suoi coetanei per combattere la piaga della violenza psicologica e fisica tra i giovani.

Al palazzetto dello sport, gremito da un insolito pubblico, è in corso l’evento organizzato dal Comune per celebrare la giornata internazionale contro il bullismo e il cyberbullismo.
https://www.castedduonline.it/uniti-contro-il-bullismo-a-capoterra-una-vera-piaga-da-combattere/ ) Ospiti d’eccezione i ragazzi che frequentano la terza media e i giovani studenti delle superiori: testimonianze forti, incisive, per far capire cosa può generare un comportamento discriminante e denigrante nei confronti di chi, per qualche chilogrammo in più o anche solo per invidia, viene preso di mira dai bulli.
Il giovane ragazzo ha raccontato la sua storia travagliata, segnata da prese in giro continue da parte dei compagni di classe: “Il modo per sfogarmi è stato l’autolesionismo. Inizialmente i graffi rappresentavano un modo per attirare l’attenzione, successivamente pensavo che dovevo punirmi. I graffi erano sempre di più, sangue su sangue, mi arrivavano messaggi anche su whatsapp che mi hanno portato alla depressione, ansia sociale sino a quando non mi sono fermato ai soliti graffi e sono andato oltre”. Edoardo è stato salvato per miracolo, vivo solo grazie al fatto che è stato rinvenuto in tempo e trasportato in ospedale. “Mi sono allora convinto che non potevo continuare a vivere così e che volevo dimagrire. Ho perso 57 chili e ho attraversato periodi in cui sono stato bulemico e anoressico. Questa esperienza l’ho presa come stimolo per lanciare un messaggio agli altri: cadere e rialzarsi perché non è giusto che buttiate la vostra vita per qualcuno che non apprezza”. Edoardo lancia un appello a chi è vittima di bullismo: “Parlatene con qualcuno, che siano gli amici, la famiglia, con gli insegnanti affinché la situazione non vi sfugga di mano”.


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