La notizia – confermata tanto dai sindacati quanto dal cartello affisso all’ingresso del reparto – c’è, eccome: dal primo luglio scorso la Diabetologia del Brotzu apre solo dal lunedì al venerdì dalle otto alle quattordici. E le proteste, quasi, si sprecano. Gianluca Aru, 47 anni, è di Sestu. Da venticinque convive con il diabete, ed è furioso: “Non penso di essere l’unico indignato nell’apprendere che la struttura ‘eccellente’ per i diabetici sardi apre solo 5 giorni la settimana dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 14. Com’è possibile garantire un servizio pubblico in tal senso? Noi diabetici abbiamo bisogno di essere costantemente in contatto con i dottori, soprattutto per chi è diabetico da molti anni”.
“Sono sempre più convinto che la nostra salute non stia a cuore alla Regione e all’assessore Arru. Anche a volerla vedere da un punto di vista economico, se diventassi cieco, nefropatico, mi si amputasse una gamba o un braccio, sarei un peso ancora maggiore per la società in genere e per la sanità regionale nello specifico. Quali sono le scelte che portano a questi meccanismi perversi nei confronti della salute di tutti i diabetici isolani?”, domanda, infuriato, Aru.









