“È totalmente evidente che oggi non c’è una comunita’ politica del Pd in Sardegna: c’è un numero di persone, inferiore a dieci, che tiene il Pd in ostaggio e che accetterebbe anche che il Pd muoia pur di sopravvivere”. È durissimo l’intervento dell’ex segretario del Pd Renato Soru, intervenuto oggi per primo alla consesso dem a Oristano (l’assemblea per l”elezione del segretario è stata rinviata al 5 settembre). “Lo spettacolo di tante persone che sono venute qui oggi, si sono rinchiuse in una saletta a parlare e poi se ne sono andate via, disertando questa riunione, e’ uno spettacolo che non si puo’ vedere: perche’ significa che stiamo cambiando lo statuto di questo partito. E significa che il Pd è gestito da un caminetto e gli altri sono qui per finta”.
Tutto rinviato e Soru non ci sta: “Dobbiamo tornare il 5 settembre qui per quale motivo? Per parlare di una cosa che il caminetto ha gia” deciso?”. Il Pd sardo “e” ammalato di una commistione mai vista tra diversi portatori di interesse e tutto per una bulimia del potere. Non parliamo piu’ dei problemi della Sardegna, ma continuiamo a parlare di noi e dei nostri interessi e mentre lo facciamo moriamo: e’ evidente che questa comunita’ politica sta morendo”. Conclude Soru: “Spero che emerga qualche persona coraggiosa che prenda la bandiera in mano e che sia magari credibile, che venga qui e dica che il re e’ nudo in Sardegna: siamo in mano a quattro cariatidi che pensano solo alla loro sopravvivenza e al loro stipendio, e questo e’ pagato da tutta la comunita’ sarda. Allora dico ai giovani: venite fuori, non fatevi sottrarre il futuro”. (agenzia Dire)













