“Non sono contro la legge urbanistica della Giunta, voglio anzi che si faccia il piu’ presto possibile.
Ma voglio anche che si faccia bene e con attenzione. Nessuno puo’ arrogarsi il diritto di fare e sbagliare da solo, perche’ e’ un errore che rimpiangeremo per molto tempo”. Cosi’ l’eurodeputato del Pd Renato Soru, in chiusura del lungo incontro ieri all’hotel Regina Margherita di Cagliari, “Governo del territorio, legge urbanistica: uno sguardo europeo”, dibattito nel quale si e’ affrontato il disegno di legge urbanistica proposto dalla Giunta.
Oltre all’organizzatore Soru, hanno preso parte al dibattito l’architetto Sandro Roggio, Maria Paola Morittu di Italia Nostra, l’urbanista ed ex rettore dell’Universita’ di Cagliari Pasquale Mistretta, il presidente della Camera di commercio di Cagliari Maurizio De Pasquale e il capogruppo del Pd Pietro Cocco.
Tra il pubblico, spettatore interessato, anche l’assessore regionale all’urbanistica Cristiano Erriu, che pero’ non ha voluto intervenire e si e’ limitato ad ascoltare i vari interventi sulla norma di governo del territorio proposta dalla Giunta. Durissimi, in particolare quelli di Roggio e Morittu (“l’ex presidente Ugo Cappellacci aveva tentato di revisionare il piano paesaggistico regionale, senza riuscirvi- le parole di Morittu- mai pero’ avremmo previsto che questa Giunta tentasse di fare la stessa cosa, ma con una legge urbanistica”), piu’ leggero il giudizio di Soru, che pero’ non ha risparmiato alcune dure critiche all’esecutivo. In particolare, l’europarlamentare si e’ scagliato contro il contenuto dell’articolo 43 del dl, sui programmi e progetti ecosostenibili “di grande interesse sociale ed economico”, che Regione ed enti locali possono realizzare insieme agli imprenditori privati: “Il Ppr e’ stato un grande acquisto di civilta’, a cui ha partecipato tutta la Sardegna: non merita di avere uno sportello permanente per la sua cancellazione. Il Ppr non dico che non si possa modificare, ma bisogna farlo con le giuste procedure”.
Per Soru, “servono regole chiare. Ognuno deve poter fare bene quello che vuole, ma in un quadro di regole e non alla merce’ di grandi “sacerdoti” che decidono per tutti. Chiunque presenti una domanda di concessione edilizia, deve avere una risposta in tempi velocissimi, e se e’ un imprenditore deve poter riniziare a spendere i soldi. Non si tratta di consumare o meno territorio, ma di sbloccare questa follia in cui ci siamo incastrati, questo enorme bostik piovuto dal cielo che ci immobilizza. Ecco perche’ occorre completare una grande opera di sburocratizzazione, avviata dalla mia Giunta e portata avanti con merito da questa”.
Continua l’ex segretario del Pd: “Io sono talmente disperato, che sui piani urbanistici comunali darei il silenzio assenso- scherza- in attesa di fare questi Puc che dovevano essere meravigliosi, viviamo in realta’ senza regole. Ne sono stati fatti finora una decina, ne rimangono altri 350, questo e’ il problema principale. Non e’ vero che e’ stato il Ppr a bloccare le costruzioni, ma i puc che non esistono- continua- allora, se fossi presidente della Regione, domani direi ai comuni: i Puc li pago io Regione, presentate i progetti e non perdiamo piu’ tempo”.
Ribadisce Soru: “Servono regole facili e comprensibili, che si limitino a dettagliare i puc, ma per fare questo dobbiamo fare un passo avanti e fidarci dei sindaci, che non sono un branco di farabutti. La legge che dovra’ essere approvata, non dovra’ accentrare ulteriormente a Cagliari:
i sindaci sono stati eletti, sanno che devono stare dentro un quadro generale, il Ppr, ma dentro quel quadro devono avere liberta’ di movimento e non possono subire il volere del funzionario regionale di turno”. Poi la frecciata al presidente della Regione Francesco Pigliaru: “Aveva promesso il completamento del Ppr, non e’ stato fatto e credo sia stato una cosa sciocca. Oggi avremmo una norma di indirizzo generale di governo del territorio, omogenea, della fascia costiera e delle zone interne. Si e’ deciso di fare la legge urbanistica, e ora dobbiamo affrontarla. Non ce l’ho con lui, e’ il mio presidente, e anzi rivendico di far parte della sua presidenza quanto i suoi piu’ stretti collaboratori- sottolinea Soru- ho girato la Sardegna quanto Pigliaru, per chiedere il suo voto, figuriamoci se ora sono felice di andare contro il mio presidente. Voglio contribuire al successo di questa Giunta, anche se a volte sono critico”.
Infine, la proposta in vista della discussione della norma urbanistica in commissione, prima dell’arrivo in aula: “Ricordo che non c’e’ solo un disegno di legge urbanistica della Giunta, ma c’e’ anche una proposta presentata da alcuni consiglieri (Salvatore Demontis, esponente del Pd, ndr) alla quale anche io ho contribuito alla stesura: una legge piu’ snella, con contenuti simili e a mio avviso piu’ coerente e di facile lettura”. (agenzia Dire)












