“Lavorare da casa senza alternativa né eccezione, come è accaduto durante il lockdown, è una situazione a rischio alienazione della persona dal punto di vista sociale. Senza considerare che dal punto di vista ergonomico e spaziale le nostre case generalmente non sono pronte ad avere uno spazio dedicato al lavoro. Serve una postazione con una sedia e uno schermo di un certo tipo, per evitare rischi per la salute”. Luca Brusamolino, ceo di Workitect, esperto di “lavoro agile”, è uno degli inventori dello “smartworkingday”. Continua a leggere sul nostro giornale partner Q.net












