Una strage di gatti nella zona circoscritta tra via Galvani (zona stazione ferroviaria) e via Cixerri. Sono tanti i casi di gatti uccisi a causa dei bocconcini avvelenati, messi in circolazione dai soliti incivili. A tale proposito è bene ricordare che dal 20 luglio del 2004 è in vigore la legge 189 contro il maltrattamento, la sevizia e l’uccisione degli animali da compagnia, che rientrano nell’ambito dei reati penali (reclusione da 3 mesi a 1 anno o sanzione da 3.000 a 15.000 euro). A richiamare l’attenzione sugli spiacevoli episodi che si stanno verificando, frequentemente, negli ultimi anni sono Elisa e Andrea Pittau che hanno espresso il loro disappunto per quanto sta accadendo ai loro gatti e a quelli del vicinato. «Ormai da diverso tempo stanno avvelenando i nostri animali da compagnia. Quest’anno sono venuti a mancare già due gatti: una è morta proprio alcune ore fa (nella foto). La maggior parte di loro fa rientro a casa per esalare l’ultimo respiro. In tutto ci hanno avvelenato più di 10 gatti», dicono indignati Elisa e Andrea. Che proseguono con un appello: «La nostra famiglia è stanca di questa situazione: dopo le cure amorevoli e l’affetto che abbiamo riservato ai nostri gatti, vederli morire così è sempre un grosso dispiacere. Pertanto, vorremmo fare un appello a queste persone incivili, che stanno facendo ricorso al veleno, per chiedergli di evitare l’uso di queste sostanze pericolosissime non soltanto per gli animali, ma anche per le persone. Se per caso qualche bambino dovesse star male dopo aver toccato un gatto o un cane moribondo, la situazione diventerebbe ancora più drammatica». Insomma, la questione è quindi anche un’emergenza igienico sanitaria, che andrebbe quindi ad aggiungersi alla crudeltà verso gli animali avvelenati, morti tra atroci sofferenze.
(ROBY COLLU)











