In difesa di questa antica arte scende in campo Valerio Podda, 57 anni, abile innestatore che si prodiga per insegnare tecniche e conoscenze al fine di tramandare la passione e l’importanza della pratica.
Insegnare queste tecniche, gratuitamente, anche ai bambini, è una azione che Podda porta avanti da anni: ha appreso le conoscenze da ragazzo grazie allo zio per poi affinarle nel corso degli anni. Pere, mele, arance, vigne: per ogni pianta c’è un periodo e regole ben precise da rispettare, una manualità raffinata, accarezzare tronco e foglie con delicatezza e amore “poiché sono esseri viventi. In tanti mi chiedono ausilio, un sindaco mi aveva affidato l’incarico di occuparmi di tutte le piante del paese che amministra dopo aver visto la mia pagina facebook. Non accetto tutte le richieste che giungono perché alcune piante non devono essere toccate: sono contrario a innestare quelle antiche, monumentali, perché sono parte della storia sarda. Capisco il loro valore storico e culturale e sono un bene da tutelare” aveva spiegato a Casteddu Online. il tempo cambia, però, e con esso anche le esigenze delle piante che vanno protette, più che mai, e assecondate nelle loro esigenze. Ecco quindi che Podda vuole sottolineare l’importanza dei materiali a disposizione di chi esegue gli innesti: “Dai mastici cicatrizzanti, ai legaci, ai nastri per chiudere le ferite cercando di essere sempre rispettosi di un sistema di lavoro che deve essere il più ecocompatibile possibile.
Oltre alla conoscenza tecnica è però necessaria anche una grande preparazione scientifica e teorica che possa aiutare ad integrare in modo perfetto quelle che sono le varie tecniche di innesto.
Solo in questo modo riusciremo a salvaguardare quel grande patrimonio sia di tecnica che di biodiversità che i nostri “Padri” ci hanno affidato”.
“Quando si parla di innesto ci si accorge di quanto sia antica nella storia questa tecnica di conservazione delle piante da frutto, dall’ulivo alla vite a tutti gli altri fruttiferi oggi presenti.
Il nostro territorio, racchiuso nella Valle del Cixerri, è dominato dal Castello di Acqua Fredda e comprende diversi comuni fra cui Siliqua. I Signori che costruirono i grandi castelli di Acqua Fredda, Gioiosa guardia e Villa di Chiesa ci donarono il più spettacolare esempio di innesti come ad esempio nel parco di S’Ortu Mannu.
S’Ortu Mannu è l’uliveto storico più importante dell’intero Mediterraneo, situato nel comune di Villamassargia, ai piedi del castello di Gioiosa Guardia, si estende in un’area di circa 12 ettari. Qui, nel Medioevo, migliaia di olivastri, oggi ultrasecolari, vennero innestati per regalarci un esempio unico ed irripetibile della tecnica dell’innesto sull’olivo.
Negli anni molto è cambiato nelle tecniche e nella capacità di innestare rispetto ad una volta, purtroppo oggi questa antica arte si sta in parte perdendo ed oramai pochissime persone ne sono le custodi. Un tempo esistevano le stagioni ed ogni innestatore conosceva i periodi giusti e perfetti per innestare guidati dallo scorrimento della linfa primaverile. Attraverso tecniche e modalità differenti a seconda di ogni stagione vi era la possibilità di innestare e concedersi anche qualche esperimento”.