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Dopo circa 40 anni di servizio, di recente, Giorgio Mocci ha lasciato il corpo di Polizia Municipale, dove lavorava come Assistente capo di Polizia locale, nel Comune di Siliqua. In questi lunghi anni di attività ha vissuto il suo lavoro come una vera missione e con grande spirito di servizio. Ora, finalmente, è “libero”. Pertanto, potrà gestire liberamente le sue giornate senza dover più pensare agli impegni di lavoro. Nel corso della sua vita lavorativa, ha sempre messo al primo posto il rispetto delle persone, con tanta umiltà, ascoltando e aiutando tutti, ovviamente nei limiti del possibile. «Mi auguro che tutto ciò non cada ora nel dimenticatoio, e che il mio operato mi regali serenità per la mia futura vita da pensionato», ha detto Giorgio Mocci in un’intervista rilasciata al Giornalino di Siliqua. Tra una cosa e l’altra, ha fatto anche un tuffo nel passato ricordando come si svolgeva la sua attività nei suoi primi anni di lavoro. «Nei primi anni di servizio, il mio lavoro si svolgeva per le vie del paese quasi esclusivamente a piedi. Tra l’altro, non ci sono stati posti o momenti in cui mi sono trovato meglio, ma è stato interessante un po’ dappertutto. Certo è che quando si fa servizio a piedi c’è il contatto diretto con le persone. Questo è ciò che ho sempre preferito ed è stato per me molto importante in quanto mi ha permesso di interagire con i cittadini, e con loro risolvere problematiche a volte molto importanti della vita quotidiana». Ultimamente il suo lavoro si è evoluto in modo positivo. Infatti, grazie alla tecnologia il lavoro d’ufficio è diventato meno macchinoso e di conseguenza decisamente più snello. Ora che è in pensione, l’ex Agente di Polizia municipale, potrà dedicare il suo tempo libero alla sua famiglia e ai suoi nipotini, ma anche alle sue passioni (in primis il canto corale) dove tra l’altro è il presidente dell’associazione Coro polifonico Boxis Nodias. Oppure, potrà fare qualche viaggio all’estero per conoscere nuove realtà.