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di Sergio Atzeni
Rinasce il campanilismo tra Cagliari e Sassari per la città metropolitana.
La riforma degli Enti Locali fa dissotterrare quell’antica contesa che da secoli ormai contrappone il capo sud al capo nord con le maggiori due città che li rappresentano. Questa volta è la città metropolitana, che una legge nazionale ha stabilito fossero 15 tra cui Cagliari e delle quali 13 già istituite formalmente come perimetro e abitanti dalle Rispettive Regioni. Due sono invece ancora da istituire, Trieste e appunto Cagliari, ma “Cagliari città metropolitana” non va giù ai sassaresi e a molti di coloro che li rappresentano sia in Giunta che in Consiglio regionale e così si tenta di mischiare le carte per prima cosa spingendo per creare una “area metropolitana Sassarese” per “equilibrare la situazione e cercare di non isolare il nord Sardegna” dicono i “sasarofoni”
Ma non basta, per spezzare l’eventuale egemonia della città metropolitana cagliaritana si vorrebbe anche ridimensionare il suo territorio che non comprenderebbe più la vecchia provincia ma solo 16 comuni dell’Hinterland del capoluogo.
Insomma un pastrocchio farcito di rivalità e forse gelosie che non ha modo di esistere e che complica situazioni semplici rendendole farraginose. Viene da pensare a tanti anni fa, verso il 1947, quando si stava abbozzando lo statuto sardo e si arrivò al nodo del capoluogo e ci furono dispute e dispute perché i sassaresi non ne volevano sapere di nominare Cagliari capoluogo della nascente Regione Autonoma della Sardegna. Si perse così tempo prezioso che sfociò nell’avere uno statuto fortemente ridotto rispetto a quello siciliano approvato tempo prima.
Divisi quindi come non mai anche oggi quando una legge nazionale ha stabilito che Cagliari sia una delle 15 città metropolitane e nella maggioranza in Consiglio Regionale è scoppiata la contesa che pone il nord contro il sud.
Da notare che tra le 13 città metropolitane già istituite dai relativi Consigli regionale non è sorta alcuna disputa. Sassari quindi ancora una volta protagonista della disputa per voce dei suoi concittadini che siedono nella massima assemblea sarda, contro Cagliari che come conseguenza potrebbe veder mutilato il suo territorio di città metropolitana mentre nascerebbe a nord l’area metropolitana di Sassari che non si capisce con quali funzioni e per quali motivi e quanto costerebbe. Il solito pastrocchio alla sarda che poi costerà solo ai cittadini.