Una lunga e imponente processione partita dalla chiesa di Sant’Anna, dove si trova il simulacro di San Giacomo di Stia Orro, per poi attraversare alcune vie del paese e concludersi nell’omonima chiesetta campestre (nella foto di Marina Foddis) che si trova alcuni chilometri da Siliqua. La chiesa in passato apparteneva ad un antico centro abitato di epoca medievale. Nelle sue vicinanze sono ancora visibili i ruderi di un antico convento costruito probabilmente dai padri vittorini di Marsiglia intorno all’XI secolo. Esempio di un’architettura minore, probabilmente di origine monastica, la chiesa è formata da un nucleo centrale più antico di forma rettangolare orientata con l’altare verso est. Le murature sono in pietrame, legato con malta di pessima qualità ma, in alcuni tratti, si intravedono conci in pietra da taglio ben lavorata. La facciata sulla quale si apre una porta ad arco è successiva e risale alla prima metà del 1600. Sovrastano il portale d’ingresso una piccola finestra ottagonale e un campanile a vela. Davanti e sul lato destro si sviluppava un loggiato formato da pilastri quadrangolari uniti da un parapetto; in seguito la parte destra del loggiato fu inglobata nella chiesa per formare locali di sosta per i fedeli e sul fondo per ricavarne una piccola sagrestia. All’interno della chiesa un’antica acquasantiera reca una scritta non completamente leggibile. Nei pressi della chiesa si trovano due fonti, sa mitza de santu Jacu e sa mitza de Danielli. Fino al 1930 circa era consuetudine portare in processione, insieme a San Giacomo, il simulacro di Santa Barbara. Entrambi, come testimonia un’antica preghiera, erano invocati contro le tempeste. Di essa esistono due versioni; la prima, riportata in una lettera al Vicario Generale scritta dal parroco di Siliqua, Eugenio Cossu, il 28 luglio 1933, recita: Santa Brabara e Santu Jacu, bosu portais is crais de lampu bosu portais is crais de ceu, ne’ tronu, ne’ lampu, ne’ temporada mai non tochinti a fillu allenu. La seconda versione, tramandata oralmente, è quella più diffusa: Santa Brabara e Santu Jacu, bosu portais is crais de lampu, bosu portais is crais de ceu, no tocheis a fillu allenu, nè in domu (bidda) nè in su satu, Sant’ Brabara e Santu Jacu.
(Fonte consultata: sito web Comune di Siliqua)











