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Una fotografia dove si vedono decine di persone indaffarate a fare la spesa al mercatino di via Piave a Sestu fa scoppiare la polemica. Qualcuno ha la mascherina, qualcun altro i guanti, ma la critica arriva dalle distanze tra le persone, che non sarebbero state mantenute: “Questa la situazione stamattina al mercato: polizia Municipale assente, nessuna regola per le file. Se questo comportamento è tollerato tanto vale far riaprire anche bar e negozi in genere”, scrive Serenella P. E giù commenti di ogni genere, tra chi attacca l’autrice dello scatto e chi si scaglia contro i presunti “incivili” che non rispettano le regole nella fase due. L’immagine è arrivata anche davanti agli occhi del comandante della polizia Municipale sestese, Andrea Usai: “Stamattina c’erano due unità in giro per controllare la situazione. Questa è una foto che non avrei voluto vedere, abbiamo chiesto un’assunzione di responsabilità a tutti i cittadini, tra gli obblighi dell’ordinanza sindacale ci sono anche quelli di essere muniti di guanti e mascherine”. Sul caso interviene, in esclusiva su Casteddu Online, anche la sindaca Paola Secci, che “vede”, nel vero senso della parola, la foto da un’altra prospettiva.
“Stamattina all’apertura del mercato la polizia Municipale, ad ogni esercente, vha intimato di rispettare le prescrizioni. I controlli sono stati effettuati ogni 30 minuti per ricordare alle persone l’importanza del distanziamento e dell’utilizzo dei guanti e mascherine. Ho verificato io stessa recandomi personalmente in via Piave con l’assessora al commercio che i fruitori del mercato rispettassero quanto richiesto. Si vigila sempre, cercando anche di dare fiducia ai cittadini e confidando nel buon senso di ognuno. È un nuovo ‘stile di vita’ a cui noi tutti ci dobbiamo adattare, fintanto che non si sarà fuori pericolo. Nel mentre cerchiamo di mantenere alta l’attenzione e rispettare tutti, aiutando chi non comprende il perché di limitazioni e di prescrizioni. La foto da solo una prospettiva che non mette in evidenza le reali distanze tra le persone anzi guardando bene le persone presenti sono distanziati da carrelli porta spesa e addirittura da una bicicletta che fanno presupporre il rispetto della distanza interpersonale. È anche vero che ci sono stati dei momenti in cui siamo dovuti intervenire per redarguire e imporre sia agli esercenti che al clienti il rispetto delle regole. Siamo particolarmente sensibili e vicini agli esercizi commerciali e attività produttive che hanno la legittima e impellente necessità di riprendere a lavorare. Stiamo procedendo per gradi con le aperture e verificando attentamente il grado di rispetto delle regole da parte di tutti”.