Una tematica attuale più che mai, settembre e ottobre sono mesi caratterizzati dalle feste patronali in cui, solitamente, l’ultimo giorno, lo spettacolo pirotecnico è l’attrazione maggiore. I giochi di luce che brillano nel cielo sono senza dubbio un richiamo per migliaia di persone che, con il naso all’insù, ammirano forme e figure che si formano ma i botti che accompagnano la magia sono rumori troppo forti soprattutto per il sensibile udito degli animali che, impauriti, possono anche scappare. A sollevare la questione è l’associazione il “Randagino”, volontari che si occupano di sfamare e curare decine di esemplari abbandonati: “Si sono da poco conclusi i festeggiamenti per la patrona di Serramanna, e ci sentiamo di ringraziare molto il Comitato di Santa Maria per non aver programmato i fuochi d’artificio che puntualmente ci mettono in grande difficoltà nella gestione degli animali terrorizzati” spiegano gli operatori.
“Riteniamo che la loro scelta evidenzi una grande sensibilità e vero rispetto nei confronti di chi subisce sofferenze causate dallo scoppio improvviso e fragoroso dei botti.
Non solo animali d’affezione ma anche animali selvatici e soprattutto uccelli mettono a rischio la loro vita in quei 10 minuti di panico assoluto che li destabilizza.
Proprietari di animali, amanti della natura e anche molte persone fragili vivono con disagio queste manifestazioni pirotecniche di cui, come abbiamo visto, si può fare a meno pur mantenendo alto il tenore della festa, che quest’anno è stata molto bella e partecipata: proprio una festa per tutti”. Tutela per gli animali, forse un budget non sufficiente per coprire le spese per lo spettacolo pirotecnico, fatto sta che la Santa più amata dalla comunità è stata ben festeggiata anche senza i fuochi d’artificio: evento mancato che è stato accolto e applaudito dai tantissimi abitanti amanti degli animali e che si prodigano per il loro benessere.