In prossimità dei corsi d’acqua, nelle strade e nei campi poco importa: la parola d’ordine sembra proprio essere quella di scaricare sacchi, plastica, cartacce e scarti agricoli dove capita tranne che nei contenitori preposti per questa funzione. Chi è solito passeggiare fuori dal centro abitato non può non notare il degrado ambientale e, tanto meno, rimanere indifferente. Le immagini parlano chiaro e sono state scattate proprio da chi ama la natura e camminare all’aria aperta ma le passeggiate, anziché regalare colori e profumi della natura che caratterizza il luogo, pone innanzi il peggior lato dell’uomo, quello che manca di rispetto e sensibilità verso l’ambiente e la comunità. “Le nostre campagne – commenta una cittadina, Ilenia P. – ed il fiume Leni in particolare, sono violentati da questo scempio, di continuo. Poi in estate ci pensano gli incendi a completare la distruzione. Tantissime specie vegetali ed animali ormai non esistono neanche più in certe zone. Chissà se arriverà il momento in cui ci renderemo conto del danno che si sta compiendo non solo in questo nostro presente, ma per il futuro”. “Io oggi mi armerò di guanti e bustoni, cercherò di ripulire qualcosa” afferma Aldo D., già promotore di tali iniziative. Eppure basterebbe così poco per evitare certi sgradevoli episodi ossia che ogni cittadino rispettasse le semplici norme comportamentali, quelle della civiltà e del rispetto che, in teoria, dovrebbero distinguere gli esseri umani dagli animali ma che, in pratica, non sempre avviene.












