Balli vietati, proprietari e gestori delle discoteche in crisi. Il Tar del Lazio respinge il ricorso e le sale da ballo restano chiuse. Ma c’è anche chi non si arrende e decide di convertire la pista in piano bar: la forza e il coraggio di chi cerca di andare avanti nonostante le nuove norme e i divieti imposti in seguito all’aumento dei contagi di coronavirus.
Centinaia sono i posti di lavoro persi, migliaia gli euro investiti per sanificare costantemente i locali e adattarli alle misure anti-Covid: sono drammatici i dati di questa disastrosa stagione. Troppo presto per avere ancora una stima ufficiale che non promette nulla di buono. Ma c’è chi si rimbocca le maniche e “come un pugile che va al tappeto provo a rialzarmi e continuare a combattere” spiega l’imprenditore Simone Murgioni, titolare di una discoteca a Villasimius.
“Stasera riapriamo cambiando pelle, cerchiamo di dare un segnale, insomma, per mantenere posti di lavoro; abbiamo contratti con i fornitori da rispettare. Ci dobbiamo adeguare, adattare e andare avanti”.
Insomma una rimodulazione del locale e del lavoro svolto sinora per proseguire la stagione, garantendo la massima sicurezza ai giovani che sono quelli tra cui il virus si è maggiormente diffuso in queste ultime settimane.









