Serate danzanti troppo rumorose a Sestu, il team de L’Altra Taverna risponde

“Vi invitiamo, davvero con il cuore in mano, a recarvi personalmente da noi, nel momento in cui si verificano situazioni di fastidio e magari potreste scoprire che buona parte del disturbo non nasce affatto dal nostro locale”.


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Pochi giorni fa, la segnalazione da parte di alcuni residenti del quartiere Dedalo che, da tempo, lamentano una situazione che, durante le ore notturne, non permetterebbe un riposo armonioso: musica alta, soprattutto, feste che si concludono con i fuochi d’artificio. I gestori del locali, con un post social pubblico rispondono: “Con grande disappunto, su un noto quotidiano online è apparsa la notizia che potete leggere a seguire.

https://www.castedduonline.it/a-sestu-un-quartiere-in-ostaggio-della-malamovida/

Ci teniamo a precisare che il nostro locale, è chiuso per ferie da quasi due settimane e che gli ultimi fuochi pirotecnici da noi utilizzati, sono stati sparati la notte di capodanno, pertanto questa segnalazione ci stupisce e non poco.

Facciamo animazione il fine settimana, negli orari consentiti, pagando regolarmente la Siae, e nel nostro locale sono stati effettuati gli esami fonometrici. È pur vero che qualche volta abbiamo esagerato con il volume ma ci stiamo impegnando per arrecare meno disturbo possibile.

Grazie alle segnalazioni anonime, siamo costantemente sotto controllo da parte delle istituzioni, che puntualmente dopo le verifiche ci fanno proseguire il nostro operato, perché non facciamo nulla di male, lavoriamo senza sosta, per tentare in modo onesto di trovare la nostra strada.

Il nostro locale è gestito da giovani di Sestu, alcuni di noi sono rientrati in Italia dopo anni di lavoro all’estero, per amore della terra nella quale viviamo e per la quale sentivamo una forte nostalgia, ma purtroppo dobbiamo riconoscere che lavorare in Italia è davvero difficile, e non solo per le tasse pazzesche che dobbiamo versare, ma anche per l’atteggiamento ostile della gente stessa”. Tanti i commenti di solidarietà al team di giovani che porta avanti l’attività, frequentata da decine di persone ogni giorno, i quali confidano in un confronto sereno e diretto con i residenti del quartiere.


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