Migranti sequestrati e violenze sessuali, pesanti accuse a Senorbì nei confronti del titolari della onlus “Solidarity Sardinia”. Massimo e Giovanni Melis, padre e figlio di 53 e 23 anni, sono stati iscritti nel registro degli indagati dal pm Maria Virginia Boi. La notizia è stata pubblicata oggi dall’Unione Sarda in edicola: erano stati i carabinieri di Dolianova ad aprire l’inchiesta, dentro la struttura erano ospitati sei nigeriani, due uomini e quattro ragazze di 20 anni. Una di loro aveva denunciato di essere stata vittima di violenza sessuale, reato di cui ora viene accusato Giovanni Melis. Che però si difende sostenendo di essere stato aggredito dalla ragazza. Ci sarebbero nell’inchiesta due episodi di violenza sessuale. L’accusa per i due Melis è anche quella di avere “segregato” i ragazzi migranti, che hanno raccontato che spesso gli veniva impedito di uscire.












