“Mentre l’area è di interesse archeologico, come segnalato dal libro di Carlo Desogus e Luigi Suergiu, Selargius, percorsi della memoria, 2014, Grafiche del Parteolla, Terna va giù pesante con la ruspa, devastando il nostro patrimonio ambientale e culturale” ha comunicato il comitato. E lo ha fatto allegando delle immagini che evidenziano come l’area sia interessata da cocci e cimeli proventi dal passato. Reperti di superficie, che si possono ritrovare in tutto il territorio circostante de su Padru. Intanto i lavori da parte della ditta proseguono nonostante il parere avverso di numerosi cittadini che non demordono e proseguono la protesta
contro il progetto Tyrrhenian Link. Un’opera “ad alto impatto ambientale che impiegherà 170 mila metri quadrati delle campagne Selargine, in Località “Su Pardu”
sei edifici alti fino a 22 metri, cavi e nuovi tralicci andranno ad occupare centomila metri quadrati di suolo agricolo oltre alla viabilità esistente. Il tutto sorgerà in una zona con vincoli archeologici e idrogeologici, dove fin dal 2019 è previsto il progetto per la realizzazione di una grande vasca di laminazione, finalizzata alla regimentazione delle acque del Riu Nou.
Le due nuove Stazioni, sono in contrasto con il progetto di sviluppo dell’Agro e potrebbero entrare in conflitto con il progetto della vasca di laminazione e come prima conseguenza potrebbe saltare il piano di Riassetto Idrogeologico. Chi garantirà la Sicurezza al territorio di Selargius dal rischio di possibili alluvioni? Vogliamo un territorio sicuro per i suoi abitanti, libero da servitù e da speculatori incuranti del benessere della popolazione Selargina e dei Sardi” specifica da tempo il comitato.












