Selargius, 2,5 milioni per la ciclabile sino a Settimo e 760mila euro per disoccupati disabili

Due tra i progetti più sostanziosi finanziati quasi interamente con fondi Pnrr. Ok entro metà 2026 per il percorso in bici tra i parchi, accordo con Asl e Aspal per cercare di trovare un’occupazione a un gruppo di disabili, giovani e anziani: i dettagli


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Sono due tra le voci più corpose presenti all’interno della programmazione triennale legata ai fondi del Pnrr per Selargius. Due milioni e mezzo per andare in bici sino a Settimo, passando per i parchi e la Ss 554, e 764mila euro per costruire percorsi lavorativi per disabili, sia giovani sia anziani. È quanto si legge nel documento pubblicato sul sito ufficiale del Comune. Partendo dal progetto green e sportivo, l’aggiudicazione dei lavori dovrà avvenire entro il 30 luglio 2024 e tutto dovrà essere pronto entro il 30 giugno 2026. Si tratta di date scandite dall’obbligo della spendita dei fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza. I lavori per la connessione dei parchi lineari da Is pontis Paris alla Ss 554 sino a Settimo San Pietro prevedono un percorso ciclopedonaledall’area di Cuccuru Nuraxi sino a quella selargina di Santa Rosa. L’area del progetto si dirama su due vie, che rappresentano i limiti a nord e a sud della strada costituita da via della Libertá, via Parigi e via della Resistenza. L’area di via Primo Maggio si trova sul perimetro dell’area comunale di Selargius, vicino il confine con Cagliari e il Rio Mortu. Il secondo tratto, via Chiara Lubich, partendo dall’incrocio con via della Libertá, costeggia una serie di campi agricoli privati e si apre sulla zona più rurale del Comune. La via prosegue su via della Camelie fino ad arrivare in via delle Viole, attraversando una zona residenziale.
Spazio poi a 764mila euro, quasi tutti fondi Pnrr, per creare percorsi di autonomia per persone con disabilità, predisponendo progetti individualizzati, eventuali ristrutturazioni di abitazioni e, soprattutto, l’accesso al mercato del lavoro. Previsto un accordo con l’Asl e l’Aspal e il coinvolgimento degli enti del terzo settore e le famiglie dei disabili coinvolti nel progetto. Un ruolo fondamentale verrà svolto dall’equipe multidisciplinare per la presa in carico e valutazione dei beneficiari. Ogni progetto sarà personalizzato e si prevede di coinvolgere persone tra i 18 e i sessantaquattro anni formalizzando, tra l’altro, una collaborazione con Asl e Centro per l’impiego e rendendo efficaci gli interventi formativi e i tirocini avendo, come prospettiva, un inserimento lavorativo reale.