No al concorso 2016. Esplode la protesta dei docenti precari in tutta Italia. Sulla rete e sui social è un tam tam di condivisioni, appelli, denunce per il concorso docenti 2016. Sono migliaia gli insegnanti qualificati, plurititolati precari che rischiano di essere letteralmente tagliati fuori da questo concorso. Si legge in un comunicato diffuso oggi: “Si tratta di un concorso a nostro avviso caratterizzato da una serie di aspetti poco chiari e non legittimi. Fortemente voluto dal governo Renzi e dal suo ministro Giannini, che paga la fretta e la superficialità della sua progettazione.”
“Pur offrendo 63.712 posti di lavoro, – denunciano – non realizzerà alcuna stabilizzazione del precariato tanto paventata dal governo, in quanto soltanto una bassissima percentuale di abilitati precari sarà stabilizzata e resteranno sempre difficoltà, ad inizio anno scolastico, a reperire insegnanti per le supplenze.”
Un concorso che definiscono fuori legge perché bandito in ritardo, non rispettando i tempi. E ora tutta questa fretta di pubblicarlo – spiegano- si deve ricercare nella sentenza europea del 26 novembre 2014 che ha condannato l’Italia per abuso di contratti a termine. Il prossimo 17 maggio, la Consulta sarà chiamata a deliberare in merito al contenuto di tale sentenza, ma il governo ha deciso di giocare d’anticipo, includendo nel comma 131 della legge 107 il blocco dei contratti a tempo determinato per tutti i docenti che vantano oltre 36 mesi di servizio.”
Un concorso ghigliottina dove si bandiscono meno di 65.000 posti a fronte di circa 200.000 insegnanti precari che già insegnano da settembre su posti vacanti e che rischiano di essere tagliati fuori da quello che chiamano “un vergognoso sistema”.













