C’è chi viaggia per lavoro, chi per motivi di salute, chi per svago e chi per ragioni legate alla fede. E Lourdes, da un secolo e mezzo abbondante, è una delle tappe obbligatorie per chi prega la Madonna e sa che, andando nel paesino di meno di quindicimila anime tra gli alti Pirenei francesi, può visitare la grotta dove si dice che, nel 1858, sia apparsa a una donna. Per i sardi, però, raggiungere un luogo considerato sacro con la S maiuscola è un dramma, ormai. I prezzi sono saliti, negli ultimi anni, e c’è chi giustamente protesta: “Sono rimasta profondamente sconcertata nel venire a conoscenza dei costi elevati associati a questo viaggio organizzato dall’Unitalsi e Oftal. È stato comunicato che il costo per partecipare ammonta a 830 euro a persona, mentre per i bambini dai 2 ai 10 anni il prezzo è di ben 790 euro. Trovo sinceramente vergognoso che l’accesso a un luogo sacro debba comportare uno sborso così oneroso, soprattutto considerando il contesto in cui si colloca un evento di carattere religioso”. Chi scrive è Marta Marongiu, il pellegrinaggio è quello interparrocchiale organizzato da Siamanna, Siapiccia, Villaurbana, Ollastra e Villanova Truschedu. In aereo o in nave poco cambia, si viaggia sempre sopra quota ottocento euro: è compreso il viaggio in aereo o in nave di andata e ritorno e il soggiorno in un hotel a 3 stelle.
E, anche se stando a quanto trapela, le prenotazioni siano comunque ad un livello accettabile, resta lo sdegno: “Mi domando se tale cifra sia stata attentamente ponderata e se siano stati presi in considerazione modi per rendere il viaggio più accessibile a tutti, soprattutto considerando il contesto economico di molte famiglie. Sarebbe auspicabile che la parrocchia prendesse in considerazione la possibilità di offrire soluzioni alternative o agevolazioni per consentire a un numero maggiore di persone di partecipare a questo viaggio di fede. È importante”, rimarca la fedele, “che il recarsi nei luoghi sacri rimanga accessibile a tutti, senza diventare un privilegio riservato solo a coloro che possono permetterselo”. A capo dell’evento ci sono Unitalsi e Oftal, due associazioni con ramificazioni nazionali che si occupano di portare i malati a Lourdes: “Tutto ormai costa di più”, ammette il presidente di Oftal Sardegna, Tore Acca: “Non utilizziamo charter ma voli di linea, per noi ci sono cinquanta posti garantiti. L’anno scorso avevamo portato seicento persone. Solo il viaggio Cagliari-Lourdes o Olbia-Lourdes qualche anno fa costava 500 euro a testa, poi c’è l’albergo a tre stelle, a Lourdes sono diversi da quelli nostri, migliori. Il problema è che i costi sono diventati troppo alti ma non per volontà dell’associazione o dei preti. A settembre, in nave, Porto Torres-Barcellona e Barcellona-Lourdes, sette giorni, costa 680 il viaggio personale, i pellegrini 700 euro e i malati 640 euro a testa. Mentre l’Unitalsi copre tutta l’Italia, l’Oftal copre centronord e Sardegna, non possiamo sbilanciarci a prendere aerei già a inizio anno. Nel pellegrinaggio di luglio il prezzo è abbastanza accettabile, c’è anche la quota della tessera assicurativa di trenta euro e i venticinque per visitare il santuario”.