Si terrà mercoledì 27 aprile lo sciopero generale dei lavoratori pubblici indetto dai sindacati: CGIL, CISL, UIL funzione pubblica uniti per il diritto al lavoro . “Sarà una grande manifestazione unitaria – si legge in un comunicato stampa congiunto – le cui ragioni della mobilitazione sono per rivendicare il DIRITTO AL LAVORO oramai bloccato da 7 anni”. Ma anche “per le specificità della Regione Sarda inerenti le riforme che ricadono sulle lavoratrici e lavoratori a tempo indeterminato e precari e sui cittadini: ad esempio la riforma delle autonomie locali e della rete ospedaliera”. Non solo. Lo sciopero mira a sensibilizzare i più, ed i politici in particolare, per una svolta celere per definire “tutte le altre vertenze ancora aperte e che non hanno ad oggi trovato soluzione”. Citarle tutte “sarebbe lungo”. Ma le colpe ricadono sulla politica, quindi? I SINDACALISTI: “Chiediamo che la politica si assuma le sue responsabilità sui temi che riguardano i laboratori del sistema pubblico e sull’insieme dei servizi pubblici in Sardegna”. Pertanto, conclude la nota congiunta dei sindacati, “le scriventi segreterie invitano i media alla conferenza stampa che si terrà mercoledì 27 aprile alle ore 10,30 in vi Roma, sotto il palazzo del Consiglio regionale di cagliari. Verranno illustrate le ragioni che hanno portato alla proclamazione dello sciopero generale di tutto il sistema pubblico della nostra Regione”.
Marcello Polastri












