“Chi non è vaccinato è un irresponsabile e non deve entrare in teatri, cinema, ristoranti e altri luoghi affollati. Sono totalmente d’accordo con Macron sul green pass esteso: certo, la prima arma è l’appello alla responsabilità, ma se non funziona bisogna passare ai controlli”. Così, a LaPresse, l’assessore regionale del Turismo, Gianni Chessa. “Il vaccino è l’arma che abbiamo in questo momento, dobbiamo usarla. Chi non è vaccinato, perché ha scelto di non farlo, se ne stia a casa”. Se eventuali nuovi controlli possano interferire con la stagione turistica da tutto esaurito di cui sta godendo la Sardegna? “La sicurezza viene prima di tutto, dopo mesi di sacrifici, milioni di morti e tanta sofferenza dovremmo saperlo. Il messaggio che voglio dare è questo: fate tutti il vaccino, per voi e per il bene comune”.
Ma la sua posizione non coincide con quella di tutto l’esecutivo. “Non condivido l’estremizzazione del green pass annunciato dal presidente Macron per ristoranti e servizi, ma sono d’accordo sull’obbligo della vaccinazione per il personale sanitario. Credo che in questo momento siano molto più utili misure di prevenzione più che quelle restrittive”. Spiega, sempre all’agenzia LaPresse, la vicepresidente della regione e assessore del Lavoro, Alessandra Zedda. “E ripeto, al di là dei controlli la priorità assoluta resta la vaccinazione”, conclude.
“Il green pass esteso alla Macron? L’idea potrebbe essere utile ad accelerare la campagna di vaccinazione e recuperare alcune fasce d’età ancora incerte, ma sono iniziative che innanzi tutto devono essere condivise e coordinate e poi vanno valutate con la massima serietà, per evitare estremizzazioni che non condividiamo e che potrebbero addirittura scontrarsi con alcune leggi dello Stato”. Ovvero, potrebbero essere incostituzionali. L’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, spiega a LaPresse di non chiudere all’idea del presidente francese, richiamando però alla necessità di procedere solo dopo valutazioni ponderate e decisioni unanimi. Una posizione, quella di Nieddu, assessore leghista, che cerca di trovare un compromesso fra il no secco del suo leader politico Matteo Salvini all’idea di “smistare” i cittadini attraverso il green pass e le esigenze di tutela della salute collettiva.












