Pino Argiolas, presidente Onlus Prometeo, a Radio Casteddu: “Abbiamo fatto una precisa denuncia per quanto riguarda il vaccino dei familiari dei trapiantati perché c’è una norma nazionale, che è stata scritta e poi ripresa dall’assessorato regionale alla sanità, che dà l’indicazione al vaccino anche ai conviventi dei trapiantati. Al Brotzu, dove si fanno tutti i trapianti di organo, la chirurgia generale ha vaccinato tutti i trapiantati di fegato e pancreas e poi un assistente familiare. Per i trapiantati di rene e cuore hanno semplicemente dato l’indicazione alla direzione che ha fatto il vaccino ai trapiantati, però nessun familiare caregiver è stato vaccinato. Stiamo parlando di circa un migliaio di persone per i congiunti dei trapiantati di rene e circa 150 quelli di cuore. Abbiamo inoltrato una lettera il 14 di aprile e, non avendo avuto nessuna risposta, abbiamo mandato stamattina un messaggio chiedendo di intervenire. Noi riteniamo che non ci possono essere trapiantati di serie A e di serie B, persone che vengono vaccinate anche rapidamente e altri che non vengono minimamente ascoltati.
Le proteste sono tante, riceviamo tantissime telefonate da parte di trapiantati di cuore e di rene. Abbiamo in programma una manifestazione di protesta nel giardino del Brotzu, se non avremmo risposte, la settimana prossima”.
Risentite qui l’intervista a Pino Argiolas del direttore Jacopo Norfo e di Paolo Rapeanu
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