Urbanistica. Attacco degli ecologisti alla giunta Pigliaru. Ecco il comunicato:
“Pare non se ne possa fare proprio a meno diciamo noi della Consulta Ambiente e Territorio della Sardegna, di alcuni articoli, quelli più divisori e incompatibili con il PPR, per dare inizio ad un reale confronto con la società civile e tutti gli altri portatori d’interesse diffusi e particolari della Sardegna.
Nelle scorse settimane, a più riprese, il Governatore Pigliaru si sbilanciava nell’affermare che alcuni articoli del disegno di legge, quelli più contestati da buona parte della sua maggioranza, sarebbero stati rimossi.
Scopriamo invece come non solo non sono stati rimossi ma anche se solo per due giorni di presenza sul sito della Regione Sardegna, in una versione pasticciata, sono rimasti gli stessi dopo una semplice operazione di maquillage.
Lo sbandierato “dibattito pubblico”, annunciato dalla Giunta regionale alla stampa con grande enfasi si è rivelato molto al di sotto delle aspettative: si tratta, infatti, di un tentativo, maldestro, di ottenere il consenso su decisioni già prese da tempo.
Il primo evento, tenutosi a Cagliari lo scorso 27 aprile ha visto una grande partecipazione, l’apertura dei lavori è stata fatta in pompa magna, alcune slide hanno esplicitato ai presenti le modalità con cui intervenire in questo processo, volutamente breve, con tempi stringenti, e senza la disponibilità del testo rivisitato, che invece è stato pubblicato due giorni fa nel sito del Consiglio regionale.
“Si può fare a meno dell’articolo 43 e dell’allegato 4”, asseriva Pigliaru, in realtà è esattamente il contrario. In una nuova formulazione apparsa due giorni fa sul sito della Regione Sardegna e scomparsa come per magia solo oggi, abbiamo scoperto che l’articolo 43, divenuto art.47, lascia intatte le prerogative sui grandi progetti ecosostenibili che ora sarebbero in capo al Consiglio Regionale invece che alla Giunta, l’art. A4 è rimasto tale.
Si tratta quindi del gioco delle tre carte, tante dichiarazioni disattese dai fatti, che si susseguono disinformando la pubblica opinione e inquinando o minando il processo partecipativo con false rassicurazioni.
Chiediamo ancora una volta al Presidente Pigliaru di essere coerente con quanto da lui affermato negli ultimi mesi e di procedere con atti amministrativi concreti allo stralcio dell’articolo 43, dell’ articolo 31 e del nefasto Allegato A.4 che prevede ulteriori 9milioni di metri cubi sulle coste della Sardegna.
Una domanda, infine, al presidente. Perché tanto inspiegabile ritardo nella approvazione del PPR delle zone interne? Si tratta di uno dei più importanti impegni assunti da Pigliaru in campagna elettorale che non può essere disatteso.”












