Sardara, il blitz mancato della Santanchè nel cantiere della vergogna

Esulta l’Idv sulla 131: “Con la nostra protesta abbiamo costretto alla ritirata il duo Cappellacci-Santanchè”


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«L’Italia dei Valori ha scongiurato una ingiustizia evitando che il presidente Cappellacci iniziasse la sua campagna elettorale nel tratto di Sardara della 131, un luogo simbolo in cui migliaia di persone hanno realizzato una catena umana per rivendicare la messa in sicurezza della statale Carlo Felice: avrebbe dovuto invece invitare i suoi sostenitori nel tratto fra Serrenti e Sanluri per testimoniare il fallimento della sua Giunta sul tema dei trasporti». Così il vice segretario e portavoce dell’Italia dei Valori al termine del sit-in sulla 131 che avrebbe dovuto contestare la presenza del presidente Cappellacci e della dirigente di Forza Italia Daniela Santanchè, invitati all’inaugurazione di un club intitolato a Silvio Berlusconi. Contestazione scongiurata dal mancato arrivo sia del presidente Cappellacci che della deputata forzista. «Avevamo preparato per la Santanchè un mazzo di rose rosse e il fac-simile di un assegno bancario dell’importo di 141 euro per chiedere il perché del finanziamento stanziato da Cappellacci alla  VISIBILIA SRL, società della deputata Santanché per foraggiare una assai poco proficua promozione turistica della nostra isola sul Giornale della famiglia Berlusconi – spiega Mascia -. Ma soprattutto volevamo contestare cinque anni di malgoverno per la nostra isola. La Sardegna – conclude il portavoce Idv – vive una situazione drammatica e paradossale e i “lavori infiniti” della sua principale arteria stradale, che la giunta Cappellacci non ha fatto nulla per portare a termine, ne sono la testimonianza diretta. Come Italia Dei Valori lamentiamo e sottolineiamo questo immobilismo che costringe l’isola a rincorrere una ripresa che non sembra mai arrivare».