Dopo il grande successo di “Sanluri Legge” si attende il bis con “Sa Battalla”, il sindaco Alberto Urpi: “La nostra cittadina, la nostra comunità in questi giorni rappresenta davvero la Sardegna per tutti”. È indiscutibile l’affermazione che la città del Medio Campidano sta riscuotendo: “Poche parole e molti fatti” è l’osservazione del primo cittadino che, innanzi alle migliaia di persone che hanno preso d’assalto le settimane scorse le vie del centro e che vengono registrate da mesi ai botteghini dei musei, ha realizzato il progetto di far conoscere e scoprire le bellezze del territorio a 360°. Non c’è evento, infatti, che non promuova le particolarità che contraddistinguono Sanluri, da quelle enogastronomiche alle opere custodite nel polo museale. “Stiamo cercando di portare Sanluri sempre più al centro della cronaca regionale su diversi settori, da quello culturale, turistico, dei servizi, al mondo delle imprese e di far parlare questi mondi, queste iniziative insieme. Non c’è, infatti, un evento culturale che non si svolga all’interno delle nostre bellezze, dei nostri musei e non c’è uno spazio che non sia aperto e che non dialoghi con le attività produttive, come per esempio quelle che riguardano il grano, la panificazione, i valori enogastronomici”. Integrare la cultura, il turismo, i fatti storici, la letteratura al mondo economico e sociale della cittadina, “ogni settore tira l’altro e quando facciamo un’iniziativa ci devono essere anche gli altri coinvolti”. Non a caso il festival internazionale è stato svolto dentro i musei dove il buon vino locale è stato degustato tra un’opera e l’altra, “un tutt’uno che porta in alto sempre di più al centro della cronaca regionale il nome di Sanluri. Questo è il nostro obiettivo”.
Si parla tanto di spopolamento, di inerzia, di immobilità e paralisi dei territori che tanto hanno da offrire e che poco o niente danno: “In pochissimi fanno qualcosa, noi abbiamo scelto di parlarne poco e di fare tanto quindi di valorizzare anche il fatto che Sanluri è a 20 minuti da Cagliari, quindi dal mare, dista 25 minuti da Oristano e quindi proponiamo un’offerta turistica che sia davvero variegata, ecco perché abbiamo creato il polo museale inserendo il museo del pane, quello dei Cappuccini e il nostro castello medievale in maniera tale che una persona possa in un giorno solo vedere tre musei bellissimi e girare nel nostro borgo medievale, nei luoghi dove sono avvenuti dei fatti storici importanti”. Di recente è stata intrapresa un’ulteriore azione coordinata con Barumini in maniera tale che chi visita il nuraghe possa recarsi anche a Sanluri e viceversa. Mossa ben studiata anche grazie ai risultati ben visibili tutti i giorni, “negli ultimi anni abbiamo incrementato i biglietti paganti, altro tema che in Sardegna è da evidenziare perché molti territori hanno musei che si possono visitare senza pagare “e noi abbiamo incrementato i biglietti paganti del 24%”.
Castello in primis, quindi, ma tutto il polo museale gode di un successo indiscusso: meta per tanti turisti che amano non solo il mare poiché la Sardegna tanto può offrire ma, è innegabile, che è anche poco valorizzata.
Sindaco Urpi, “Sanluri Legge” ha fatto il boom di visitatori e per Sa Battalla si preannuncia il bis: ospiti importanti anche a livello nazionale, senza ombra di dubbio un richiamo significativo, grazie al quale in tanti hanno potuto scoprire questi eventi già conosciutissimi comunque: è solo l’inizio per proporre manifestazioni di livello sempre più superiore?
“Sanluri Legge” ha fatto veramente il boom di presenze” tanti i nomi nazionali e regionali che hanno regalato al pubblico incontri di grande valore culturale avvenuti “dentro i nostri luoghi, i nostri musei. Sa Battalla è proiettata verso questo modus operandi tanto è che quest’anno sarà una una manifestazione di più giorni: iniziamo con i convegni e verrà allestito un campo medievale. Sanluri si trasformerà in un set cinematografico di un film medievale”.
Una considerazione su Roberto Giacobbo: è ammaliato dalla Sardegna, (io stessa chiesi alla redazione di Freedom perché dedicassero così tanti servizi ai luoghi dell’Isola) e ai sardi piace tanto come esperto: cosa vi ha convinto per coinvolgerlo in Sa Battalla con il convegno che si terrà? “Roberto Giacobbo, come divulgatore scientifico, terrà un convegno sui misteri del medioevo e sui templari e il 2 luglio si svolgerà lo scontro con circa 400, 500 figuranti tra arcieri, spadaccini che si scontreranno prima nel campo e poi al castello. Siamo certi di essere sulla buona strada perché stiamo facendo sì che a Sanluri giungano esperti nazionali e internazionali della materia e quest’anno, addirittura, tra gli storici verranno quelli di San Marino per partecipare alla nostra rievocazione, per condividere l’importanza e la centralità della nostra città non solo in Sardegna ma a livello europeo. Infatti si sta pensando a un gemellaggio con San Marino. Quest’anno abbiamo scelto Roberto Giacobbo proprio per la sua capacità, la sua forza mediatica di portare l’attenzione dei telespettatori su alcuni fatti storici, su alcuni luoghi, su alcuni misteri che ci sono anche qui a Sanluri”. Sa Battalla si svolse tra le truppe d’Arborea capitanate da Guglielmo III di Narbona e quelle di Martino il Giovane, detto anche Martino I di Sicilia, erede della Corona d’Aragona che morì. La leggenda narra “dopo una notte di sesso sfrenato con la bella di Sanluri ma c’è chi parla anche di un fantasma che doveva vendicare il sacrificio dei sardi. Insomma, tanti misteri e tanto altro che si possono certamente tradurre in questioni affascinanti e che piacciono”. Un ulteriore modo per porre l’attenzione di tutti “sulla nostra manifestazione, un evento storico che ha cambiato il destino dell’Europa”.













