I percettori del reddito di cittadinanza lavoreranno: al via i progetti di utilità collettiva a vantaggio di chi, per un disagio economico, è assistito dallo Stato con il sussidio messo in campo dal primo governo di Giuseppe Conte. Una legge che ha fatto tanto discutere e che il nuovo presidente del governo Giorgia Meloni ha sforbiciato per ridurre sprechi e inganni. Tante le considerazioni a riguardo ma ciò non toglie che il rdc è una grande mano d’aiuto a chi lavoro non ha oppure a chi non è in grado di vivere dignitosamente con le entrare minime mensili.
A Sanluri i percettori del reddito di cittadinanza non staranno più a braccia conserte aspettando che gli venga proposto un lavoro, come annunciato nel piano governativo, bensì, chi ha titoli e capacità, sarà impiegato opportunamente dal comune: dall’assistenza agli anziani e disabili a quella dei più piccoli. Dalle mansioni civiche in comune a quelle per il decoro urbano.
Insomma, per tutti i 400 cittadini che usufruiscono del reddito, eccetto gli anziani e i disabili, verrà data la possibilità “di lavorare, di avere una dignità, di rendersi utili alla comunità” spiega il sindaco Alberto Urpi.
“Siamo convinti che farli lavorare dia onore alle persone e abbiamo selezionato una serie di attività e di progetti utili alla collettività in modo tale che questi possano lavorare con i soldi del reddito di cittadinanza anziché percepirli gratuitamente. Una prestazione lavorativa nei vari settori pubblici comunali cioè le pulizie, l’assistenza agli anziani, ai disabili e ai più piccoli. Quindi verranno redatti anche dei progetti inerenti al dopo scuola”. Più sicurezza per gli studenti, insomma, una maggiore sorveglianza a bambini e ragazzi che, dopo le lezioni, fanno rientro a casa.
Un grande lavoro per gli uffici, quindi, che non generalizzeranno con squadre preposte solo per la pulizia di strada e piazze: “Chi è geometra potrà prestare la sua formazione e così sarà per tutti. Siamo convinti che questi progetti renderanno felici i percettori del reddito di cittadinanza”.











