Non finirà, almeno per il momento, in carcere a Uta, Sandro Sarais, il cinquantaseienne accusato del femminicidio di Mihaela Kleics, la 50enne rumena ammazzata con decine di coltellate in via della Musica a Quartu. L’uomo, davanti alla pm Nicoletta Mari, nell’interrogatorio avvenuto nell’ospedale Businco, ha fatto scena muta. Non ha nè confermato nè smentito di essere l’assassino della donna, chiedendo e ottenendo la possibilità di avere qualche giorno di tempo. Ovviamente, continuerà ad essere piantonato dai carabinieri. Giovedì ci sarà l’udienza di convalida da parte del gip, l’uomo potrà raccontare la sua verità. Tra quarantotto ore, però, oltre ai primi risultati dell’autopsia che verrà effettuata dal medico legale Roberto Demontis sul corpo martoriato dalle coltellate della cinquantenne, potrebbero emergere nuovi indizi e prove. I carabinieri, infatti, stanno operando a 360 gradi: attenzione massima a tutti i dettagli e particolari, saranno esaminati scrupolosamente anche i cellulari della donna e dell’uomo, alla ricerca di messaggi, di tracce che possano essere utili a cristallizzare il giorno dell’omicidio. Che potrebbe essere avvenuto tra venerdì notte e sabato: l’allarme lanciato dalla sorella della Kleics direttamente dalla Romania, “non ho sue notizie da tre giorni”, offre infatti agli investigatori un lasso di tempo abbastanza chiaro.
Gli specialisti della Scientifica e del Ris sono ancora pienamente operativi, e sarà passata al setaccio anche l’automobile, presa a noleggio, da Sandro Sarais: la macchina è stata utilizzata dall’uomo per arrivare, ieri, sino alle campagne di Solanas. Lì si è autoinflitto delle coltellate alle mani e a al collo, prima di essere rintracciato dai carabinieri grazie alla geolocalizzazione. Poco dopo, il ricovero iniziale al Brotzu e, nella notte, il trasferimento al Businco. È lì che rimarrà, almeno per le prossime 48 ore, il presunto assassino di Mihaela Kleics, trovata morta nella mansarda di via della Musica nella quale viveva da circa un anno.