di Paolo Rapeanu
L’incontro con il suo pari ruolo libico, Abdulsalam Ashour, dura circa un’ora. Lasso di tempo nel quale Matteo Salvini, ministro dell’Interno italiano, ha la possibilità di analizzare la questione dei viaggi, via mare, dei migranti: “Ci sono Paesi europei, tra cui la Francia, che propongono la creazione di hotspots dell’accoglienza in Italia”, dice Salvini, che nei fatti si scaglia contro l’ipotesi della nazione guidata da Macron: “Questo sarebbe un problema per noi e per la Libia stessa perché i flussi della morte non verrebbero interrotti”.
Cosa fare? Salvini è netto: “Noi invece abbiamo proposto dei centri di accoglienza posti ai confini a Sud della Libia per evitare che anche Tripoli diventi un imbuto, come l’Italia”.











