“Salvate noi, le vostre guide turistiche: la Sardegna ha bisogno di ripartire, ecco le soluzioni possibili”

“”La Sardegna è stata la prima Regione italiana ad aver chiuso porti e aeroporti. Ed anche la prima che ha vissuto il blocco, per precauzione, delle attività delle Guide turistiche, ambientali, agenzie di viaggio, etc. Però, senza lavoro, senza bonus, senza aiuti, le GUIDE TURISTICHE, cantori e cantrici della BELLEZZA italiana, sono come al palo, che attendono anche le scelte del Governo centrale e delle regioni”


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“La Sardegna ha bisogno di ripartire ed è necessario che si sappia quando e come, soprattutto per le guide turistiche che sono la prima categoria professionale che si è fermata ed anche quella più penalizzata poiché come l’ultima che forse ripartirà a stagione turistica fortemente compromessa. Condividiamo pertanto l’appello della guida turistica Marcello Polastri che ha riportato all’attenzione dei media con la seguente lettera che vi preghiamo di voler pubblicare, il problema della vita di tantissime guide regionali. Polastri ha scritto al Ministro e alla Regione autonoma della Sardegna chiedendo quali siano gli aiuti per le guide turistiche e gli accompagnatori sardi, quando e come potranno ripartire? Quali bonus o aiuti ad esse sono stati offerti? E cita esempi virtuosi di regioni che si sono attivate in tal senso. Da qui il nostro appello a non dimenticare le guide sarde ma a dedicare loro attenzione, per favore”.

Questo il suo appello: “La Sardegna è stata la prima Regione italiana ad aver chiuso porti e aeroporti. Ed anche la prima che ha vissuto il blocco, per precauzione, delle attività delle Guide turistiche, ambientali, agenzie di viaggio, etc. Però, senza lavoro, senza bonus, senza aiuti, le GUIDE TURISTICHE, cantori e cantrici della BELLEZZA italiana, sono come al palo, che attendono anche le scelte del Governo centrale e delle regioni. E’ stata data loro poca attenzione nonostante la categoria professionale sia una delle più colpite dalla CRISI. L’indole della guida e la forma mentis è quella di prendersi cura delle persone adattandosi alle esigenze del prossimo e proponendo percorsi alternativi per far immergere i più nella storia e nella fisicità dei luoghi. Allora perché non tutelarle e non aiutarle? Se L’ITALIA e se LA SARDEGNA riapriranno con il TURISMO, è grazie alle GUIDE, ed è per questo ho scritto oggi agli enti preposti. Ciononostante è ancora incerto se, quando e come potranno operare le GUIDE, e infine se lo Stato e le Regioni daranno loro aiuti concreti. Sarà improbabile, ma di fatto va richiesta la giusta attenzione ai megafoni della bellezza nostrana. In Lombardia tra le Regioni italiane più colpite dai contagi fin dai primi ceppi del Covid-19, le guide sia turistiche che escursionistiche, hanno avuto i protocolli di sicurezza per poter ripartire in modo “regolamentato” dalla loro Regione. In Sicilia la Regione si è presa carico di retribuire dei percorsi turistici alle guide, da offrire poi a titolo gratuito si turisti che verranno. In Sardegna non è dato sapere cosa è stato fatto ad oggi per aiutare le guide turistiche, ambientali, escursionistiche. Non si sa neppure, perlomeno in modo ufficiale, se sia attuabile per le visite e attività guidate, una buona prassi di suo di DPI come ad esempio mascherine protettive, gruppi di massimo 10 persone per visita guidata (come in Lombardia), mantenimento di distanza sociale di 1 metro tra partecipanti. Si chiede dunque con la presente di voler cortesemente far pervenire allo Scrivente, delucidazioni e Linee guida per meglio capire data anche l’urgenza dinnanzi alla crisi economica e sanitaria attuale, come le guide e gli accompagnatori potranno riorganizzare la propria attività e la propria esistenza. Con il massimo rispetto si comunica che di fatto esistono possibili soluzioni percorribili. Ad esempio l’implementazione del personale nei siti archeologici che necessità di nuove leve, tour guidati che le Regioni potrebbero retribuire alle guide “a pacchetto” e offrire agli abitanti delle stesse (non solo dunque ai turisti) per far conoscere ai più le bellezze dei territori locali e promuovere le medesime regioni e territori italiani. Il tutto in un anno nel quale si parla di turismo di prossimità. Le idee non mancano ma sono le azioni istituzionali che potrebbero rendere le stesse operative, data l’esigenza del momento. Si ringrazia.

Marcello Polastri, Guida turistica Regione Sardegna


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