Continuano i gravi disagi per chi utilizza i bus dell’ARST per viaggiare. A denunciare il fatto è Paola Massidda, sindaco di Carbonia, che in una nota ufficiale dichiara: “oggi, in tarda mattinata, ho inviato una lettera ai vertici dell’ARST SpA Trasporti Regionali della Sardegna e per conoscenza al Presidente della RAS Francesco Pigliaru, all’Assessore Regionale ai Trasporti al Prefetto di Cagliari, per denunciare l’interruzione del servizio Bus verificatasi nelle date del 30 e 31 ottobre e di oggi, 5 novembre sulla tratta che da Bacu Abis porta a Carbonia. Le modalità di cancellazione del servizio sono gravi e inaccettabili poiché avvenute senza preavviso e costringendo i ragazzi di Bacu Abis ad organizzarsi in proprio per raggiungere la scuola. Ho chiesto un immediato ripristino del servizio e, ove ARST non fosse in condizione con mezzi propri, un servizio sostitutivo.
“Questa lettera – spiega Massidda – viene prima di una serie di iniziative che ho intenzione di mettere in campo, va nella direzione di rivendicare, con forza se necessario, il diritto ad avere garantito e puntuale il servizio di trasporto da e per Carbonia, mezzi dignitosi per tutti gli studenti della città e del territorio e non fermerò la mia azione fino a quando non vedrò garantito il diritto alla mobilità dei nostri ragazzi”.
Le reazioni e i commenti da parte dei cittadini non si fanno attendere. Confermano quanto è preoccupante la situazione. “Spero che si muova qualcosa di concreto, perché viaggiare così tra pullman guasti e vecchi e la fermata di Bacu Abis degradata da tanti mesi, ne ho le scatole piene”. “Non solo abbiamo viaggiato in piedi; ho aspettato due ore al centro intermodale, perché il bus delle 12:50 è stato soppresso poiché, a loro dire, non c’erano mezzi disponibili per quella corsa. Mi sono davvero stancata di questa situazione”.
“Con tutto il rispetto e la stima per i lavoratori e per gli autisti dell’azienda – spiega un altro cittadino – che cercano in tutti i modi di garantire un servizio quantomeno “accettabile”, ma le condizioni a cui sono costretti i pendolari e gli studenti, che per diverse ragioni si trovano a dover utilizzare i servizi dell’ARST nei collegamenti da e per Carbonia, sono al limite del disumano. Non voglio considerare questo come un fattore allegato alla dispersione scolastica, ma immagino la frustrazione di uno studente o di un lavoratore che si sveglia ogni mattina senza sapere se e in che modo potrà arrivare a scuola o a lavoro e, in questo ragionamento, non voglio considerare questa sconcertante situazione davanti al popolo dei turisti che vorremmo portare nelle nostre terre”.











