Divieto di aprire nuove sale da gioco e di installare apparecchiature da gioco in locali che si trovino a i 500 metri da luoghi sensibili (scuole, luoghi di culto, impianti sportivi, strutture residenziali o semi-residenziali operanti in ambito sanitario, case protette, oratori o luoghi di aggregazione giovanile). È la nuova legge anti gioco d’azzardo (Disposizioni in materia di disturbo da gioco d’azzardo) votata dal Consiglio regionale
La giunta regionale stabilirà le distanze tenendo conto della densità demografica del comune interessato. Verrà inoltre la possibilità ai Comuni di chiedere una deroga motivata sulla base di specifiche caratteristiche del tessuto urbano in modo da evitare ulteriori situazioni di degrado delle aree periferiche. L’obiettivo è governare meglio le ripercussioni che il provvedimento avrà caso per caso. Gli esercizi con autorizzazioni esistenti alla data dell’entrata in vigore della legge avranno la possibilità di adeguarsi alle nuove disposizioni entro il termine massimo di 5 anni. “Così”, ha concluso Daniela Forma, Pd, relatrice del provvedimento si viene incontro alle richieste arrivate dalle associazioni di categoria preoccupate per gli effetti economici del provvedimento. La nuova norma consentirà di avere un congruo periodo di transizione».
Le dichiarazioni di voto. Scettico Deriu (Pd) “questa legge non convince per il suo proibizionismo e nessuno, anche se in buona fede, può seriamente sperare di contrastare il fenomeno con queste norme. In fondo anche l’assessore Arru ci ha detto che questo fenomeno non può essere così fatto regredire. La politica deve provvedere in modo concreto, non deve fare propaganda nemmeno quando la propaganda viene dalla mia parte”. Deriu ha annunciato il voto di astensione e così anche il gruppo di Forza Italia con la presidente Alessandra Zedda e Fasolino, che ha detto: “Se l’obiettivo della legge è risolvere il problema della ludopatia possiamo tranquillamente dire che non è stato raggiunto. Se l’obiettivo era sperare di avere un po’ di consenso in più in campagna elettorale fingendo di aver fatto una legge allora la maggioranza lo ha raggiunto”. Il Consiglio ha approvato con 35 voti favorevoli e 3 contrari.
Pigliaru. “Ho fortemente sostenuto la legge di contrasto alla ludopatia e la sua approvazione è un importante e atteso passo di civiltà.” Così il presidente Pigliaru, questa sera, al termine della seduta del Consiglio regionale. “La diffusione della ludopatia ha raggiunto livelli inaccettabili ed è preciso dovere delle istituzioni combattere un fenomeno così subdolo e dannoso. Questa legge dota finalmente la Sardegna di uno strumento adeguato per il contrasto, la prevenzione e la riduzione dei disturbi legati al gioco d’azzardo – ha spiegato-, un quadro normativo unitario nel quale si potranno inserire, rafforzate, le iniziative già portate avanti da tanti Comuni. E ora la Regione potrà intervenire sia nel monitoraggio del fenomeno che nell’attuazione di misure concrete di prevenzione della diffusione del gioco soprattutto tra i minori, i giovani e le persone in condizioni disagiate”, ha concluso Francesco Pigliaru.












