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Calma piatta. Così si potrebbe definire il primo mese di saldi in Sardegna, per i quali si registra una
stabilità rispetto allo scorso anno con un solo più 0,2% su base regionale rispetto allo scorso
anno. Il primo mese di saldi è da ritenersi sostanzialmente senza emozioni, anzi in controtendenza
rispetto all’incremento misurato a livello nazionale, come rilevato da Federmoda –
Confcommercio. E’ quanto emerge da un analisi di Confcommercio Sardegna e CdC & Partners.
In realtà il fenomeno va visto in maniera diversa in base alla geografia dell’Isola. Nelle zone
costiere si è rilevato un incremento medio del 5,4%, mentre nel resto dell’Isola si sono registrati
cali che hanno superato il 3% in alcune città come Nuoro. Fermo restando la sfiducia
generalizzata da parte di consumatori principali – le famiglie – dai dati emerge un fenomeno
interessante. Sulle coste si fanno sentire i maggiori arrivi dei turisti, soprattutto stranieri, che
hanno una propensione alla spesa più alta degli italiani. Inoltre gli orari serali prolungati
favoriscono lo shopping serale cosa che invece non accade in zone lontane dai flussi turistici e
dove di conseguenza non si hanno aperture prolungate. Se poi a questo si aggiunge il gran caldo
durante la giornata è evidente che gli acquisti, soprattutto nelle grandi città, sono al palo.
La spesa media nell’Isola si attesta sui 209 per famiglia e sui 90 euro per persona: il 36,20% sino
a 50 euro e il 44,50% tra i 50 e i 100 euro. Solo il 13,1% spende tra i 101 e i 200 euro, mentre
sopra questa cifra la percentuale è al 6,2%. Il segnale di stabilità negli acquisti è confermato dai
dati sugli acquisti con carta di credito di Carta Si che fa segnare un – 0,7% nel suo rapporto
previsionale per la Sardegna. I prodotti più acquistati sono gli accessori griffati. Non esultano gli
imprenditori, la maggior parte dei quali si dice poco soddisfatto e deluso dall’andamento della
stagione.
Si è partiti con percentuali di saldo interessanti, dal 30/50 %, e con una vasta offerta di prodotti.
In fase iniziale, come sempre, c’è stato un buon flusso, concentrato nella prima settimana. Poi la
situazione delle vendite è andata affievolendosi e si spera in una ripresa anche con l’arrivo di più
consistenti flussi turistici, soprattutto stranieri, attesi per agosto. “I consumi non ripartono –
afferma il presidente di Confcommercio Sardegna, Agostino Cicalò – Ricordiamo che siamo in nel
paese che ha la tassazione più alta d’Europa per le imprese e che quest’anno la tassazione locale
ha avuto un incremento di 900 euro a persona. Come pensiamo che i consumi possano
riprendersi?”.