Sabato, zona gialla e 20 gradi: tanti cagliaritani in “fuga” verso il Poetto

Sole e poco vento, lunghe code sin da ponte Vittorio. Tanti vogliono trascorrere qualche ora nel lungomare: chioschi aperti, runner e surfisti “sognando” la zona bianca. Il reportage. Ci siete anche voi? 


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Le code di auto? Lunghe, sin da subito dopo lo stadio Amsicora. Si viaggia a rilento in una tarda mattinata di un sabato primaverile, la temperatura di 20 gradi e il sole hanno spinto molti cagliaritani ad una fuga al Poetto. Sabato di zona gialla, forse il penultimo prima del traguardo della zona bianca. Certo, bisogna tenere sotto controllo i dati dei prossimi giorni dei contagi e del riempimento dei posti letto nelle terapie intensive, ma l’Isola è candidata al passaggio nella “white zone” forte, dopo le ultime due settimane, di trentasette contagi per 100mila abitanti, ben al di sotto della soglia critica dei cinquanta. E così, tutti (o quasi) a bere un caffè o a mangiare un’insalata vista mare.
I chioschi sono quasi tutti operativi, i più temerari tentano una tintarella decisamente fuori stagione. I surfisti sono i padroni del mare, un trentenne si cambia velocemente in via Ausonia seduto direttamente sul cofano dell’auto prima dj prendere tra le mani la tavola e raggiungere la spiaggia. Prima, all’altezza del Cavalluccio Marino, papà e mamme spingono i bimbi sulle altalene dell’area giochi accanto ai caddozzoni, dove abbondano panini con wurstel e patatine. Dal rudere dell’ex Marino sino al Margine Rosso è terra di runner e pattinatori, mentre spunta addirittura qualche persona a cavallo in spiaggia. Le mascherine? Ci sono, calate sul volto di chi ha raggiunto il mare. Pieno, come da copione, il parcheggio-sterrato prima di Marina Piccola, auto su auto anche nelle vie del rione del Poetto. La spiaggia dei Centomila è viva, la voglia di tante famiglie è quella di respirare in una Sardegna gialla, con la possibilità di spostarsi tra i Comuni e di pranzare all’aria aperta, senza limitazioni orarie, almeno sino alle 18.


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