Rivoluzione digitale per il sistema idrico della Sardegna

Bandita la gara da 4,6 milioni di euro per il sistema di telecontrollo di impianti, acquedotti e serbatoi


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Per il sistema idrico della Sardegna scatta la rivoluzione digitale: Abbanoa ha pubblicato il bando per il maxi-appalto di oltre 4,6 milioni di euro che consentirà di realizzare un sistema capillare di telecontrollo nella vastissima rete di adduzione e distribuzione. Si tratta della più grande gara in questo campo che da sola corrisponde a metà degli investimenti in corso nell’ambito dei sistemi di telecontrollo nell’idrico in tutta Italia.

Un sistema vastissimo. La sfida in Sardegna è altissima: l’acqua nelle case dei sardi è fornita da 46 potabilizzatori e altrettanti grandi acquedotti per complessivi 4.300 chilometri di condotte che forniscono la risorsa idrica ai serbatoi comunali per poi distribuirla nelle reti idriche urbane che complessivamente sono lunghe 7.700 chilometri(Queste ultime sono già interessate dal programma di ingegnerizzazione delle condotte). E’ un sistema delicatissimo la cui gestione deve fare i conti con le peculiarità della nostra isola: la seconda più grande del Mediterraneo (24mila kmq di superficie) ma, con appena 1,6 milioni di abitanti, vanta una densità abitativa tra le più basse in Italia in un territorio caratterizzato da forti asperità. La sfida tecnologica lanciata da Abbanoa ha lo scopo  di dotare circa 1500 snodi strategici del sistema idrico (potabilizzatori, impianti di sollevamento, serbatoi, vasche di carico, partitori, etc.) di particolari apparecchiature all’avanguardia che consentiranno di monitorare anche nel punto più impervio l’andamento di livelli, portate e pressioni dell’acqua segnalando in tempo reale qualsiasi anomalia.

Ampliamento nella depurazione. Il bando sul fronte dell’idrico sarà seguito nei prossimi mesi da una gara “gemella” che riguarderà l’altrettanto delicatissimo e fondamentale sistema fognario-depurativo composto da 360 impianti di depurazione che trattano i reflui provenienti dagli scarichi domestici e non, 900  impianti di sollevamento e 6.600 chilometri di reti fognarie. Sono tutte infrastrutture che marciano 24 ore su 24 la cui gestione efficiente è fondamentale per salvaguardare l’ambiente da possibili minacce d’inquinamento.

La piattaforma tecnologica. Il sistema di telecontrollo sarà collegato a un sistema di supervisione con software del tipo “SCADA” (Supervisory controll and data acquisition). I dati saranno a disposizione in tempo reale sia degli operatori presenti nel territorio che già sono dotati di tablet di ultima generazione per la gestione delle operazioni quotidiane (work force management), ma anche dalla piattaforma logistica e tecnologica di Abbanoa in fase di costituzione. Sarà una centrale di comando dove si concentreranno diversi sistemi all’avanguardia: il telecontrollo, la teleripresa e gestione delle immagini dei cantieri, la regolazione intelligente (cosiddetta machine learning) degli impianti che consentirà l’ottimale regolazione dei processi produttivi. Sono tutte innovazioni che Abbanoa sta portando avanti con un programma di riqualificazione delle risorse esperte che vengono impiegate in nuovi mestieri con l’uso di tecnologie all’avanguardia tipici dell’industria 4.0.


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