Il salasso legato alla bolletta della luce, l’ennesimo, sa già che arriverà, Cristiano Aresu, ristoratore della Marina che ha deciso, a differenza di altri suoi colleghi, di chiudere solo per il giorno di riposo settimanale, il mercoledì. Tutti gli altri giorni, insieme ai suoi colleghi spera di riuscire a fare il maggior numero di coperti. Ma, dopo il boom di presenze estive, ora il periodo è di magra: “Poca gente in giro soprattutto la sera, a pranzo un po’ mi salvo grazie anche agli operai che, in questi ultimi giorni, stanno montando le luminarie”. La differenza abissale tra gli incassi settimanali e quelli del weekend sta tutta in un aneddotto: “La domenica, ora che non fa più caldo, togliamo i tavolini esterni, quindi in automatico si rinuncia ad avere una sessantina di clienti quando la sala interna è già piena”. E il rischio di dover sborsare di più per la luce l’ha già messo in conto, Aresu: “Ho fatto una modifica al contratto, a gennaio la bolletta sarà triplicata”.
Un passaggio “da 1500 a 4500 euro. Inevitabile, ormai non c’è nessuna compagnia elettrica che ti possa fare risparmiare, le tariffe sono uguali”. E, per far quadrare i bilanci, il titolare di Serafino sarà costretto ad aumentare i prezzi: “Uno o due euro in più, non posso fare altrimenti”.